Ore contate per M49, il ministro Costa alla Provincia: ''So che è stato individuato e circondato, ma non sparate''
Il plantigrado non avrebbe più vie di fuga e il ministro, che a poche ore dalla fuga ha diffidato la Provincia dall'abbatterlo, chiede nuovamente al presidente Maurizio Fugatti di non uccidere l'animale: "E' un animale braccato e riuscirete a prenderlo ma non sparate. Io mi sto attivando al massimo delle mie competenze per evitare un Daniza2"

TRENTO. L'orso più ricercato del Trentino avrebbe ormai le ore sempre più contate. M49 è stato immortalato da una fototrappola alle 9.29 di martedì 16 luglio nei boschi della Marzola (Qui articolo), dove sono diversi i dispositivi per catturare le immagini. Il cerchio è così iniziato a stringersi, il personale forestale si è immediatamente attivato per assicurare il monitoraggio e il presidio territoriale.
Il plantigrado non avrebbe più vie di fuga e il ministro, che a poche ore dalla fuga ha diffidato la Provincia dall'abbatterlo (Qui articolo), chiede nuovamente al presidente Maurizio Fugatti di non uccidere l'animale. "So che l'orso M49 è stato individuato e circondato. Mi appello - commenta Sergio Costa - alle forze politiche e anche a chi sta seguendo le operazioni: non sparate. E' un animale braccato e riuscirete a prenderlo ma non sparate. Io mi sto attivando al massimo delle mie competenze per evitare un Daniza2".

Nel frattempo, sempre martedì, i funzionari di Ispra hanno fatto visita alla struttura del Casteller. Accompagnati dal dirigente del servizio Giovanni Giovannini, da Claudio Groff del servizio foreste e fauna, e da personale del corpo forestale, hanno preso visione dell’area e, in particolare, della struttura adibita alla captivazione degli orsi.
Si sono soffermati in particolare sulle recinzioni e sui sistemi di sicurezza di cui la struttura è dotata. I funzionari provinciali hanno fornito informazioni sulla dinamica relativa all’allontanamento di M49 rispondendo anche alle domande del personale di Ispra.
Ormai il caso è noto, l'orso è stato catturato intorno alle 22.30 di domenica 14 luglio sui monti della val di San Valentino a Porte di Rendena, e rilasciato in zona 1 dopo che i tecnici hanno tolto il radiocollare. Un'operazione che si è conclusa alle 3 di lunedì 15 luglio, ma la cattività è durata poco.
Nel giro di due ore M49 si è ripreso la libertà, una fuga dal Casteller dopo aver scavalcato quattro recinzioni elettrificate compresa l'ultima di quattro metri. Da lì avrebbe preso la direzione della Vigolana (Qui articolo, qui articolo e qui articolo), ma invece è stato immortalato in Marzola, dove si starebbero concentrando tutti gli sforzi.
