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Sette centauri morti in due weekend, Garzetti (Moto Club): ''Non si usa il mezzo per fare esibizionismo. Chi vuole fare il gran premio vada in pista''
Sono oltre sette i motociclisti che sono morti nelle ultime due settimane sulle strade trentine. Gran parte durante il weekend. Il presidente del Moto Club di Trento: "Serve il rispetto di tutti, bisogna osservare le regole ma anche le nostre strade devono essere più pulite e diventare più sicure senza guard rail ghigliottina"

TRENTO. “Si deve andare in moto senza fare gli esibizionisti perché il gran premio si guarda in tv. Serve più rispetto da parte di tutti in strada”, è questo l'appello che fa Bruno Garzetti da oltre 30 anni presidente del Moto Club di Trento e sempre attento all'educazione e alla formazione di chi viaggia sulle due ruote.
In Trentino è bastato che le temperature iniziassero a salire perché le strade si trasformassero, purtroppo, in veri e propri cimiteri. Nell'arco di due settimane sono morti oltre sette motociclisti e la maggior parte di loro ha perso la vita durante il weekend.
Velocità, disattenzione sono i principali fattori che portano alla morte. Ma non si possono non considerare le condizioni delle strade e i guard rail che diventano delle ghigliottine. Questi ultimi sono una delle battaglie che lo stesso Garzetti porta avanti da anni. Fino ad oggi, però, si è fatto troppo poco.
“Non se ne parla molto – ci spiega – ma le nostre strade, soprattutto vicino ai bordi, sono sporche, hanno quella sabbia che viene lasciata d'inverno e che ora diventa una vera e propria trappola per i motociclisti”. Una sabbia che se con le temperature rigide e le strade ghiacciate è importante, d'estate provoca l'effetto contrario facendo perdere aderenza alle due ruote.
“Ho sempre predicato – ha continuato Garzetti – il rispetto delle leggi. Sia per noi stessi ma anche per rispetto del prossimo. Tutti gli utenti della strada devo rispettarsi. In tanti, invece, si mettono alla guida della moto solo per fare gli esibizionisti. Se ne fregano degli altri. Poi il rispetto ci deve essere anche da parte degli automobilisti per i motociclisti”.
Non può mancare la segnaletica stradale che, però, non sempre è adeguata soprattutto sulle strade di montagna. “Ci sono certi incroci sul nostro territorio – chiarisce Garzetti – che non sono adeguatamente segnalati ma anche altre zone pericolose che andrebbero rese più riconoscibili. Si incontrano dei tombini rialzati che in alcuni casi sono davvero un rischio per chi viaggia”.
Nella cura delle strade da qualche anno si sta facendo particolare attenzione soprattutto con l'arrivo della bella stagione. Allo stesso tempo da parte delle associazioni motociclistiche vi è una sempre maggiore sensibilizzazione per l'attenzione che deve essere messa da chi si mette in viaggio.
“Se uno si guarda il gran premio in tv – conclude Garzetti – e poi vuole fare l'esibizionista in strada che vada in pista dove può sfogarsi finché vuole”.