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Assestamento di bilancio, il Consiglio provinciale dopo 8 giorni ha approvato la manovra
L'ok definitivo è arrivato attorno a mezzogiorno, l'opposizione ancora fuori dall'aula per protesta

TRENTO. Il Consiglio provinciale alle 12.30 dopo ben 4.756 votazioni ha approvato l'assestamento del bilancio preventivo Pat 2020, con 20 sì e le 2 astensioni degli unici consiglieri di minoranza rimasti nell'emiciclo.
I lavori consiliari dopo otto giorni si sono sbloccati dopo che il consigliere di minoranza, Filippo Degasperi di Onda Civica, firmatario di ben 7 mila emendamenti, ha deciso di ritirarli. Il testo della risoluzione approvata delinea in modo analitico le linee di azione che si chiedono al governo provinciale per pilotare il Trentino fuori dall'emergenza e dalla crisi attuali. Si parla di Pubblica amministrazione improntata a obiettivi e risultati, di prospettiva macroregionale, di Agenda 2030 delle Nazioni Unite, di scuola organizzata il più possibile in presenza, di formazione dei docenti, sviluppo delle tecnologie telematiche, politiche per la casa, politiche attive per il lavoro, welfare aziendale, rafforzamento e patrimonializzazione delle aziende.
In dichiarazione di voto, uno dei due consiglieri di minoranza ha esplicitato la sua contrarietà alla scelta dello schieramento di opposizione di abbandonare i lavori per protesta, non secondariamente perché si poteva interloquire fino in fondo sul tema delle seconde case e relativo emendamento.
Nei giorni scorsi la protesta dell'opposizione aveva portato i consiglieri ad abbandonare l'aula. Tra le critiche quella della scelta fatta dal governatore Maurizio Fugatti di trasferire i soldi che arrivano da Roma direttamente sul Fondo di riserva della Provincia, cioè una voce di bilancio che comprende quelle risorse a disposizione della Giunta leghista senza dover passare dal via libera del Consiglio provinciale, a finire nella lente di ingrandimento.