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Coronavirus, in Veneto salgono a 45 i focolai. Zaia: ''Abbiamo una quantità importante di contagiati asintomatici, massima attenzione''
Nuova ordinanza del governatore veneto che riconferma le misure già adottate sul contenimento del coronavirus. Avrà validità fino al 15 ottobre

VERONA. “Clinicamente non siamo in emergenza assoluta ma l'attenzione deve rimanere alta”. Il governatore veneto, Luca Zaia, è apparso anche quest'oggi in conferenza stampa per dare gli ultimi dati sul coronavirus in Veneto.
Il governatore ha illustrato il numero di contagi complessivo fino alle 8 di questa mattina. Ci sono in totale 48 contagi (30 nel bollettino delle 8 di questa mattina e altri 18 nel bollettino delle ore 17) mentre in isolamento ci sono oltre 3700 persone.
A pesare sul conto di questi giorni sono i positivi che sono stati registrati a Treviso in una struttura di accoglienza dove vivono e lavorano 315 persone e per i quali si è messo in moto il piano sanitario regionale per l'individuazione degli eventuali casi.
Un aspetto che preoccupa il governatore Zaia è rappresentato dai positivi asintomatici. “I bollettini ci mostrano che il virus esiste ancora e la prova l'abbiamo con i nuovi contagi. Esistono cariche virali variabili, ci sono persone più contagiose e altre meno. Abbiamo però una quantità di persone asintomatiche importante e per questo gli ospedali al momento non stanno sentendo dei 45 focolai presenti”.
Per questo risulta fondamentale il lavoro portato avanti dall'azienda sanitaria per individuare i contagiati e i possibili contatti avanti nel più breve tempo possibile. Importante, in questo, la collaborazione ovviamente dei cittadini.
Sempre oggi il governatore del Veneto ha firmato un nuova ordinanza che sarà valida fino al 15 ottobre, data al momento fissata come fine dell'emergenza. Non ci sono particolari novità. “Non c'è nulla di nuovo all'interno di questa ordinanza – ha spiegato Zaia – ma la riconferma delle disposizioni. Abbiamo deciso di farla durare direttamente fino alla metà di ottobre per evitare un via vai di ordinanze”. Viene però lasciata una finestra l'8 di agosto per eventualmente recepire cambiamenti derivanti dal Dpcm che sarà varato dal Presidente del Consiglio.
Qui il documento