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Trentino-Veneto, arriva l’ordinanza per far visita ai parenti, “ma non ai fidanzati”. Fugatti e Zaia: “Servirà l’autocertificazione”
Chi abita in un comune sul confine potrà recarsi nei territori veneti direttamente confinanti anche per fare compere. Per le visite ai parenti nelle province di Verona, Vicenza e Belluno è arrivato il via libera ufficiale, Fugatti: “Non vale andare a fare la spesa nella provincia di Verona e nemmeno andare a trovare la fidanzata in Veneto”

TRENTO. Questa mattina era arrivata una doccia fredda per i trentini che hanno parenti in Veneto: in assenza dell’ordinanza non era infatti possibile spostarsi nelle province confinanti di Verona, Vicenza e Belluno (QUI articolo). Le stesse prefetture avevano confermato di essere state avvisate solo con una nota dell’accordo raggiunto in tal senso da Maurizio Fugatti e Luca Zaia, impossibile dunque ammettere tali spostamenti.
Durante la conferenza stampa del pomeriggio, 18 maggio, è stato riportato che l’ordinanza trentina è stata finalmente firmata: “Da oggi cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio provinciale e regionale. Vuol dire che in Trentino e Alto Adige ci si può muovere liberamente”.
Novità per quanto riguarda gli spostamenti fra comuni trentini e veneti, purché direttamente confinanti fra loro, in questo caso per i residenti di entrambe le regioni sarà possibile recarsi nel comune confinante sia per visitare i congiunti che per fruire delle attività economiche aperte. Servirà comunque un’autocertificazione. Dopo un percorso travagliato è arrivato anche il definitivo via libera alle visite ai congiunti nelle province confinanti del Veneto (Verona, Vicenza e Belluno), anche in questo caso servirà un’autocertificazione.
Qui però si è aperto un giallo, infatti se per Zaia è possibile far visita ai fidanzati che si trovano in Trentino (QUI articolo), Fugatti ha affermato il contrario: “Non vale andare a fare la spesa nella provincia di Verona e nemmeno andare a trovare la fidanzata in Veneto, e viceversa”. Resta quindi da risolvere il nodo dei fidanzati. Rimangono invece validi gli spostamenti nelle altre regioni per motivi di salute, lavoro e urgenze inderogabili.
Sempre in conferenza stampa è stato affrontato il tema delle mascherine: “obbligatorie e da portare correttamente”, tenendo presente che la mascherina va indossata quando si esce dalla propria residenza o domicilio, anche se ci si trova in un condominio, “da quando si esce dalla porta di casa” ha sintetizzato Fugatti.
Se però ci si trova in un luogo isolato e solo in presenza dei componenti del proprio nucleo famigliare, o conviventi, non è necessario tenere la mascherina. Al contrario dovranno indossarla le persone che fanno attività fisica qualora si trovino in luoghi affollati, ciò vale sia per i runner che per i ciclisti. Obbligatoria anche nei luoghi chiusi accessibili al pubblico e laddove non sia possibile garantire le distanze di sicurezza. Nei locali va indossata tutte le volte che non ci si trova seduti al tavolo.