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Terremoto, il grazie dell'Umbria e di Amatrice al Trentino, Pirozzi: "Stanno ripartendo le prime attività economiche"

La Regione Umbria ha voluto ringraziare la Commissione speciale di Protezione civile, coordinata dal Trentino da alcuni anni. Il sindaco di Amatrice ha confermato l'utilizzo della scuola trentina per altri comuni terremotati 

Pubblicato il - 04 October 2017 - 19:35

TRENTO. La Regione Umbria ha voluto ringraziare la Commissione speciale di Protezione civile, coordinata dal Trentino da alcuni anni, per l'impegno profuso ed il supporto rivolto alle comunità umbre colpite dagli eventi sismici.

 

Alle 11.42 del 26 settembre 1997 le volte affrescate da Giotto e Cimabue della Basilica Superiore di San Francesco, ad Assisi, crollarono. Il terremoto, che allora piegò Umbria e Marche, chiese un pesante tributo in vite umane e in danni materiali. Sono passati venti anni ed oggi, ad Assisi si è tenuto un appuntamento importante nell'ambito delle celebrazioni per ricordare quella tragedia ma anche le straordinarie dimostrazioni di solidarietà che vi furono. In quell'occasione, esattamente come avvenuto nei terremoti più recenti, il Trentino ha infatti dato il suo contributo.

 

Con la consegna di questo attestato al Trentino, la Regione Umbria ha voluto, anche ricordando il sisma del 2016, simbolicamente ringraziare tutte le strutture regionali della Protezione civile che hanno prestato la loro preziosa opera sia nell'emergenza di venti anni fa che in quella dello scorso anno.


A ringraziare il Trentino è anche Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. Dopo il devastante terremoto che distrusse Amatrice nel 2016 dal Trentino furono inviati numerosi aiuti. Tra questi fu anche costruita una scuola. “Questa scuola – ha spiegato Pirozzi al telefono – al momento è al servizio della nostra comunità ma a fine dell'anno scolastico andrà in aiuto ad altri comuni. Io ringrazio davvero di cuore la gente trentina per tutto quello che ha fatto per noi”.

 

In merito alla ricostruzione, spiega Pirozzi, stanno ripartendo le prime attività economiche. “Tra alti e bassi – ci spiega - sono otto fino ad oggi i ristoranti che sono riusciti a ripartire e altre attività riprenderanno a breve. La burocrazia ci ha allungato i tempi. Da qualche giorno si sta anche provvedendo a togliere le macerie”.


Il lavoro viene portato avanti anche per quanto riguarda le case. “Sono arrivate 380 abitazioni su un fabbisogno di 480 – spiega il sindaco di Amatrice – e mi auguro che le restanti 100 arrivino prima dell'inverno”. 

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