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Tra gossip e story telling, ecco il 'sussidiario' "Raccontare il Trentino del Vino" per gustare il prodotto "in un contesto di narrazione": "Da alimento è diventato vettore culturale"
Il libro è stato elaborato dal grande lavoro del professor Attilio Scienza, il giornalista Nereo Pederzolli e l’archeologa Rosa Roncador, che hanno offerto tre punti di vista differenti su un prodotto intorno cui ruotano cultura e storia: "La tradizione non deve essere in contrapposizione con il futuro. Abbiamo recuperato il valore, la storia di un patrimonio culturale di un'intero territorio"

TRENTO. Non un libro di enologia, ma un "sussidiario" per raccontare la cultura del vino sul nostro territorio. In questo consiste "Raccontare il Trentino del vino", il libro nato dall'idea del professor Attilio Scienza, il giornalista Nereo Pederzolli e l’archeologa Rosa Roncador, presentato questa mattina (30 gennaio) nella sala appena ristrutturata, e riaperta per la prima volta al pubblico in quest'occasione, della sede del Consorzio di Tutela Vini del Trentino.
Cultura, storia, qualche "gossip", ma anche story telling: sembrano essere queste le parole chiave che accompagnano le pagine della pubblicazione, che offre tre punti di vista differenti. "La tradizione non deve essere in contrapposizione con il futuro - dichiarano gli autori -. Abbiamo recuperato il valore, la storia di un patrimonio culturale di un'intero territorio. Il vino va bevuto in un contesto di narrazione ed è proprio questa sinestesia lo scopo di questo libro".
Con un approccio interdisciplinare gli autori sono riusciti, oltre a raccogliere prezioso materiale, a condensare diversi elementi, proprio per dare un "messaggio trasversale". "Intorno al vino ruotano storia e cultura - aggiungono -. Una volta era solo un alimento, ora è diventato un servizio e un vero e proprio vettore culturale".

L’idea di un libro che raccontasse il Trentino del vino è nata durante il percorso di formazione EnoturLAB avviato in Piana Rotaliana Königsberg, nel 2019, in collaborazione con Trentino School of Management e con il sostegno di Trentino Marketing. L’obiettivo del progetto era "aprire" le aziende vitivinicole del territorio al turista affinché potesse conoscere l’enorme potenziale della zona e vivere un'esperienza unica.
Per riuscire però a trasmettere tutta la ricchezza che la narrazione del vino porta con sé, era necessario raccoglierla in un testo di riferimento, da utilizzare come spunto per le visite e le esperienze in cantina. Si è reso dunque indispensabile unire le forze con il Consorzio Vini del Trentino, utilizzando un approccio multi e interdisciplinare che potesse far dialogare contenuti di carattere storico, archeologico ed etnografico con quelli più tecnici, riferiti alla geologia dei terreni, al clima e ai vitigni. Il tutto doveva essere fatto in modo divulgativo e con un linguaggio piacevole e accattivante.
"Grazie all’impegno di tutti e lavorando a 360 gradi, sull’intera filiera, negli ultimi anni – ha detto l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni - è cresciuta la consapevolezza di quanto sia importante valorizzare il rapporto fra il turismo e i nostri prodotti di eccellenza, come il vino. L’enoturismo, del resto, è un settore in forte crescita e noi dobbiamo saper cogliere le opportunità offerte dal mercato, coinvolgendo tutti gli operatori che lavorano sul territorio. Questo libro, per cui ringrazio gli autori e gli enti che ne hanno promosso il progetto, può dunque diventare una sorta di 'bibbia' per i vari attori della filiera del vino, da coloro che lo producono a coloro che lo commercializzano, fino a quanti, come albergatori, ristoratori o baristi lo servono ai clienti".
Tre personalità importanti, che con le loro competenze storiche, tecniche e divulgative, hanno unito in questo volume le loro forze, dando vita a un libro che potrà interessare non solo ai vignaioli, ai produttori e a coloro che si occupano della commercializzazione e della divulgazione del vino, ma anche ai tanti consumatori o, come si dice oggi, wine lovers, coloro che vogliono sapere cosa stanno bevendo. Come scrive il professor Danilo Gasparini nella prefazione "il libro ci conduce per mano, attraverso i secoli, condensando migliaia di anni in un bicchiere".
È quello che hanno fatto gli autori, ripercorrendo i secoli fino alla contemporaneità, per poi passare al racconto del "terroir" inteso come insieme di elementi naturali e antropici: non solo strutture realizzate, ma anche competenze e conoscenze che caratterizzano un luogo e che lo rendono unico. Non poteva mancare l’approfondimento dedicato al clima "una variabile che ha dettato e detterà i ritmi dello sviluppo e che preoccupa per il futuro". Nel corso dei secoli l’uomo e la vite hanno saputo affrontare anche congiunture sfavorevoli, come le piccole glaciazioni. Un messaggio di speranza di fronte alla grave crisi climatica dei nostri giorni.
All’interno della pubblicazione presente anche una dettagliata ed esaustiva ampelografia trentina comprensiva delle novità legate ai vitigni resistenti e in conclusione sono state ricordate alcune delle numerosissime storie di quei trentini, ma non solo, che per necessità hanno dovuto lasciare le loro terre portando con sé e diffondendo i saperi legati alla coltivazione della vite.
"Questo libro - dicono Scienza, Pederzolli e Roncador - è stato un viaggio anche per noi che abbiamo potuto navigare tra queste pagine discutendo, raccontando e potendo godere reciprocamente delle conoscenze e dei punti di vista degli altri. Sono stati giorni che rimarranno nella nostra memoria e speriamo di essere riusciti, un professore, un giornalista e un’archeologa, a restituire un quadro il più possibile completo (e speriamo gradevole) della bellezza del territorio viticolo trentino e delle verità che i suoi suoli spesso celano".
Alla presentazione sono intervenuti il presidente del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, Pietro Patton, l'amministratore delegato di Tsm-Trentino School of Management, Delio Picciani e la presidente del Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg, Daniela Finardi.