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Pochissima neve e troppo caldo, dall’inizio della stagione annullate già 17 gare fra sci e snowboard. Gli organizzatori: “La natura è più forte dell’uomo”
Oltre alle gare della Coppa del Mondo di sci alpino anche diversi eventi di snowboard e ski cross sono stati annullati. Il presidente del comitato organizzatore del Matterhorn Cervino Speed Opening: “Non ci resta che riconoscere, com’è giusto che sia, che la natura è comunque più forte dell’uomo”

TRENTO. Non solo le gare Coppa del Mondo di sci alpino ma anche snowboard e ski cross, sono già 17 gli eventi annullati per via dell’assenza di neve e delle alte temperature che non permettono di mettere in sicurezza le piste. D’altra parte dopo l’estate del caldo record lo zero termico nei prossimi giorni di ottobre è stato fissato a quota 3.700 metri.
In questo periodo, oltre all’annullamento del gigante femminile di Sölden e delle gare di discesa maschile e femminile di Zermatt/Cervinia sono saltate anche le competizioni di ski cross a Les Deux Alpes, Alleghe e Megeve così come gli eventi di snowboard cross a Les Deux Alpes sono stati rinviati a dicembre.
“Abbiamo fatto tutto il possibile per poter gestire anche la parte bassa della pista – ha dichiarato – Franz Julen, presidente del comitato organizzatore del Matterhorn Cervino Speed Opening – non ci resta che riconoscere, com’è giusto che sia, che la natura è comunque più forte dell’uomo”.
Ormai sempre più sportivi chiedono alla Federazione internazionale sci e snowboard di rivedere i calendari, fra questi anche due campioni italiani sentiti da Il Dolomiti: Kristian Ghedina, fra i migliori discesisti degli anni ‘90 con tre medaglie iridate e 13 vittorie in Coppa del mondo; e il trentino Cristian Zorzi ex fondista di Moena con tre medaglie olimpiche (fra cui un Oro) e altrettanti successi ai Mondiali. Entrambi gli atleti sono consapevoli dei cambiamenti climatici in atto e per questo preferirebbero rinunciare a qualche evento, anche sacrificando un po’ lo spettacolo, piuttosto che dover annullare delle gare perché non c’è la neve.
Lo sciatore francese Johan Clarey, invece, riferendosi alle gare recentemente annullate fra Italia e Svizzera, ha parlato di una “manifestazione senza senso e contro ogni logica ambientale – aggiungendo – allestendo queste gare non credo si dia una buona immagine del nostro sport”.