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Biglietto del Mart nel conto di alberghi e ristoranti, Dallapiccola a Sgarbi: ''Sarebbe bello ma le misure già ci sono e la Provincia forse ti ha informato male''

Il consigliere provinciale del Patt interviene dopo il vertice sul sistema turismo. Dallapiccola: "Il presidente del Mart, Vittorio Sgarbi, ha ragione nel stimolare la politica nel valorizzare maggiormente un museo davvero importante. Esecutivo in silenzio, anche quando ha proposto Ugo Rossi per Bisesti alla cultura"

Di Luca Andreazza - 25 settembre 2019 - 20:14

TRENTO. "Il presidente del Mart, Vittorio Sgarbi, ha ragione nel stimolare la politica nel valorizzare maggiormente un museo davvero importante", queste le parole dell'ex assessore Michele Dallapiccola, che aggiunge: "L'esperienza e le competenze certamente non gli mancano, ma forse è stato informato male dall'esecutivo, politica in totale silenzio, presente ma solo per annuire, anche quando è stato proposto Ugo Rossi per Bisesti alla cultura e Panizza per Rossini a Trentino Marketing".

 

Così il consigliere provinciale del Patt all'indomani del vertice sul sistema turismo nel quale il critico d'arte ha proposte alcune ricette per rilanciare il Mart, ma si è anche prodigato in duri attacchi a Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing, e al Muse, definito un parco giochi. A questo si aggiungono in pratica lodi sperticate alla vecchia amministrazione negli esponenti delle Stelle alpine quali Rossi e Panizza.

 

Un settore cultura, oggetto di una recente riforma targata Mellarini, che ha visto, però, con il governo del cambiamento i finanziamenti scendere da quasi 85 milioni di euro al previsionale 2019 da 69 milioni di euro. "Il Mart incamera più risorse rispetto al Muse - dice l'ex assessore - ma è anche evidente la differenza di portata in termini di pubblico. Poi si possono prevedere più finanziamenti per il museo di Rovereto, ma bisogna anche capire come ripartirli. La coperta è quella e se si aggiungono soldi da una parte, poi si deve ragionare su quale ente tagliare. Se poi la riforma non è considerata buona, l'assessore Bisesti avrebbe potuto intervenire per apportare dei correttivi invece di recepirla pienamente".

 

Grande entusiasmo sulla proposta di aggiungere nei conti di alberghi e ristoranti 1 o 2 euro di biglietto per comprendere il biglietto di ingresso al Mart. "Interessante - commenta Dallapiccola - ma queste misure già ci sono, come il Museum pass che permette di entrare gratuitamente in diverse attrazioni, museo di Rovereto compreso. Stesso discorso per la Trentino Guest Card, che viene messa a disposizione degli ospiti nel sistema della tassa di soggiorno, che ha portato più risorse al comparto in termini generali".

 

Curioso come la proposta di aggiungere un paio di euro al conto sia stata recepita positivamente da albergatori e ristoratori, quando per la tassa di soggiorno la categoria del ricettivo aveva alzato, inizialmente, gli scudi: si diceva che il turista non avrebbe compreso il balzello. Da lì la scelta di associare l'imposta alla Trentino Guest Card. Evidentemente la mossa ha funzionato, tanto che in questo caso la proposta è stata accolta in modo convinto. Un eventualmente provvedimento, poi, non è semplice da delineare a livello burocratico (pagano tutti, anche i trentini? Solo i turisti? Norme e leggi sulla concorrenza?), ma se si vuole una soluzione si può anche trovare.

 

Durissimo invece l'attacco a Maurizio Rossini e la richiesta alla Provincia di mandare via l'amministratore unico di Trentino Marketing. Recentemente sul punto l'assessore Roberto Failoni ha affermato che il sistema turismo è fermo al 1998. "Il Ceo merita il rispetto dovuto per il lavoro portato avanti in questi anni, mentre l'assessore si dimentica che una riforma molto profonda è stata portata a termine nel 2008 (anno delle privatizzazioni delle Aziende per il turismo, ndr) - evidenzia il consigliere provinciale del Patt - quindi un lifting è stato eseguito nel 2015. Forse è rimasto fermo lui, siamo ancora in attesa del suo maxi-piano sulle Apt, annunciato a inizio mandato e sempre rimandato".

 

L'idea lanciata da Sgarbi è quella, poi, di insediare Franco Panizza in sostituzione di Rossini. Tutto si può fare, ma comunque sarebbe ingeneroso archiviare un'esperienza positiva così: i dati per il turismo in Trentino sono cresciuti costantemente per passare da 29.391.974 presenze nel 2014 ai 31.442.461 pernottamenti nel 2018. Certo, ci sono state congiunture favorevoli, come la chiusura di alcuni mercati concorrenti, ma non tutto può essere evidentemente ascrivibile alla "fortuna".

 

Tutto si può migliorare, ma è sempre delicato toccare, magari profondamente, un impianto che porta risultati e che pesa per il 15% sul pil provinciale. Se il piano è quello poi di incaricare un politico per un tecnico a cosa serve un assessorato? La componente politica già c'è, poi si lavora negli equilibri tra le linee e i desiderata dell'assessore, le visioni e le competenze sul campo di tecnici, dirigenti e dipendenti.

 

"Non sono tanto le proposte legittime e che possono poi essere valutate in sede di consiglio provinciale oppure ai vertici con le associazioni di categoria - spiega l'ex assessore - quanto piuttosto il silenzio della politica, anche davanti alle invettive contro Bisesti e Rossini, l'assessore stesso non ha proferito parola, ma nemmeno il presidente Fugatti. Tutti a recepire senza battere ciglio".

 

Interessante la proposta di un Mart diffuso. "Questa può essere un'ottima iniziativa per valorizzare sedi, luoghi e opere - conclude Dallapiccola - mantenendo però Rovereto come baricentro. Il Trentino deve essere orgoglioso del museo, un valore importante ma non si deve nemmeno svendere o far percepire come regalato un polo di alto livello". 

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