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Asili pronti a riaprire? Bozzarelli: “Non si giochi sulla pelle di bambini e famiglie”. Ferrari: “Dove sono le linee guida e i fondi?”
L’apertura anticipata di scuole materne e asili nido rischia di trasformarsi in un boomerang per la Pat, Ferrari: “La Giunta fa scaricabarile su Comuni e Enti gestori che si troveranno a pochi giorni dall’apertura senza avere ancora visto né regole né soldi”. Bozzarelli: “L’incompetenza non può ricadere sul futuro dei nostri figli”

TRENTO. La Giunta, dopo l’annuncio a sorpresa sulla riapertura di asili nido e scuole materne fissata per l’8 giungo, tira dritto. Stamattina l’assessore Mirko Bisesti ha fatto sapere, tramite un post sui social di essere al lavoro per accellerare i tempi e di aver avuto un incontro con tutti i sindaci del Trentino: “Oggi (28 maggio) – ha aggiunto – un breve confronto sul tema davanti ad un caffè con il candidato sindaco di Trento Alessandro Baracetti e il consigliere provinciale Devid Moranduzzo”. Ora ci sarà un vertice con i sindacati.
Se la volontà della Giunta è comunque quella di procedere non sono mancate le critiche, arrivate più o meno da ogni livello dai comuni ai sindacati fino ad arrivare alla politica: “Non si giochi sulla pelle di bambini e famiglie – ha avvertito la consigliera comunale del Partito Democratico Elisabetta Bozzarelli, che poi ha proseguito – sono la prima ad essere felice, ma sono anche consapevole che nulla è pronto: non c’è nessun protocollo pubblico, e senza le regole dello stare insieme non si può organizzare il servizio”.
Effettivamente è stato lo stesso Fugatti ad ammettere, durante la conferenza stampa di alcuni giorni fa, che il provvedimento sia ancora in fase di definizione, aggiungendo: “Dobbiamo fare un’ordinanza perché a livello nazionale non c’è una direttiva che ti permette di aprire con questa data ma questo è il percorso che vogliamo fare”. Molte le domande che rimangono senza risposta, d’altronde non è facile riorganizzare un servizio così esteso in pochi giorni, coniugando spazi e sicurezza.
Sulla questione è intervenuta con un’interrogazione anche la consigliera Pd Sara Ferrari: “Immagino che subito prima di annunciare a tutti la riapertura, il presidente Fugatti abbia siglato le linee guida alle quali gli asili nido e le scuole dell’infanzia dovranno attenersi, abbia stanziato i fondi necessari ad assumere il nuovo personale, abbia previsto le coperture finanziarie per i Comuni chiamati ad allestire le nuove classi, e abbia portato a termine i necessari accordi contrattuali. Altrimenti – osserva la consigliera provinciale – in mancanza di questi atti di sua competenza un simile annuncio risulterebbe uno scaricabarile su Comuni e Enti gestori che si troverebbero a pochi giorni dall’apertura senza avere ancora visto né regole né soldi”.
Proprio per questo Ferrari chiede di sapere quali e quanti finanziamenti abbia stanziato la Giunta per mettere in condizione di riaprire le strutture, facendo fronte ai necessari costi aggiuntivi per il personale, per le dotazioni e per gli spazi previsti dalla legge. Per il momento però di tangibile c’è solo l’annuncio: “Così non si fa – punta il dito Bozzarelli – non si può illudere senza aver pronto il piano organizzativo ed educativo, non si può dire che si riapre senza metterci 1 euro in più. Nella scuola, nell’educazione si deve investire e soprattutto l’incompetenza non può ricadere sul futuro dei nostri figli”.