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Coronavirus, Fugatti: ''Sull'ordinanza serve pazienza ma c'è una illogicità. Il nostro impegno è far ripartire le aziende''
Fugatti ha ricordato i dati pesanti che fino a qualche settimana fa aveva il Trentino. Domani i primi test sierologici a Campitello di Fassa

TRENTO. Parola d'ordine “Pazienza” è quella che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti ha chiesto ai tanti trentini che malvolentieri stanno sopportando il divieto di utilizzare auto o mezzi di trasporto pubblici per raggiungere luoghi dove poter effettuare sport. Una restrizione maggiore rispetto a quanto consentito a livello nazionale dal Governo Conte e molto criticata da chi, per esempio, vive in città e che preferirebbe spostarsi (con un mezzo a motore) per fare una escursione o altro genere di attività in altre zone. (QUI L'ARTICOLO)
Malumori che Fugatti registra ma che non gli fanno cambiare strada. “Sono molte le sollecitazioni che mi sono arrivate nelle ultime ore – ha spiegato in conferenza stampa – ma vorrei far capire che sul nostro territorio alcune attività lavorative devono ancora partire e la nostra maggiore preoccupazione, accanto a quella della salute per le persone, e rivolta a loro. Se vogliamo fare degli sforzi in più li faremo in primi verso queste attività. Su altre libertà ci torneremo più avanti”.
D'altronde la cosiddetta “Fase 2” iniziata oggi lunedì 4 maggio non può e non deve essere vissuta come un libera tutti. “Il Trentino ha una curva del contagio che si è appiattita ora ma non possiamo far finta di non ricordare la situazione che avevamo nelle scorse settimane” ha spiegato Fugatti.
“Il libera tutti non c'è – ha scandito il presidente – ma ci sono un po' più di libertà. Dobbiamo andare avanti con lungimiranza e serietà e i confronti con altri territori ci interessano solo fino ad un certo punto. Se oggi qualcuno non può andare a far determinati sport ci dispiace però li farà prima o poi”.
I prossimi giorni sono molto importanti e sarà fondamentale per tutti rispettare le regole. Tra due settimane circa, infatti, il livello di contagi misurerà la situazione. “Se si alza c'è il rischio di chiudere e di tornare indietro” ha detto Fugatti che ha invitato i cittadini ad essere prudenti e responsabili. “La mascherina bisogna portarla per strada quando si gira nel propria paese. Invece ci arrivano segnalazioni che non per tutti così e non va bene”.
C'è poi una 'Illogicità' ha spiegato Fugatti nell'ordinanza sull'andare a fare legna. "Non si va da soli perché è anche rischioso. La persona può andare con un accompagnatore e questo aspetto sicuramente lo sistemeremo a breve". Domani mattina, intanto, a Campitello di Fassa ci sarà la prima sperimentazione dei test sierologici su tutta la popolazione volontaria del Comune.