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Coronavirus, la Uil: ''Superficialità strumentale e miopia imbarazzante: nascondere la realtà sta portando al collasso organico le Rsa del Trentino''
Marcella Tomasi, segretaria della Uil Fpl: "Apprendiamo con disappunto la posizione dell'Apss che cerca di minimizzare la situazione dei ritardi negli esiti dei tamponi molecolari all’interno delle Rsa di tutto il Trentino"

TRENTO. "Apprendiamo con disappunto la posizione dell'Apss che cerca di minimizzare la situazione dei ritardi negli esiti dei tamponi molecolari all’interno delle Rsa di tutto il Trentino". Così Marcella Tomasi, segretaria della Uil Fpl.
Nelle scorse ore il direttore generale facente funzioni dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari ha fatto il punto sulla situazione nelle case di riposo: circa il 10% tra operatori e ospiti hanno contratto il coronavirus i questa seconda ondata (Qui articolo).
"Da mesi - aggiunge la Uil Fpl - richiamiamo Provincia e Apss alla maggior trasparenza dei dati, per calibrare nella realtà le dovute misure di sicurezza sul personale del settore, ma la superficialità strumentale e la miopia imbarazzante dei soggetti tecnici incaricati alla lettura della situazione emergenziale, appare palesemente in conformità con un disegno politico insostenibile".
Gli ultimi dati aggiornati riportano di altri 6 contagi all'interno delle Rsa (Qui articolo). "A oggi - prosegue Tomasi - abbiamo ritorni dal personale delle strutture residenziali pubbliche e private che si discostano del tutto rispetto al panorama che si vorrebbe far passare. I continui contagi rende incomprensibile pensare che, chi dovrebbe tutelarci, con scelte politiche garantiste della sicurezza di ognuno, faccia finta di non vedere, mistificando la realtà, restando del tutto sordo ai richiami d’attenzione di chi rappresenta i lavoratori del settore".
La Uil intende organizzare un presidio per venerdì 20 novembre sotto il palazzo della Regione Trentino Alto-Adige in piazza Dante a Trento per rivendicare subito l’apertura di un tavolo di confronto fra le parti. "Nascondere la verità - conclude Tomasi - sperando in qualche modo che il tempo possa risolvere l’emergenza, sta portando al collasso organico le strutture residenziali, con naturale innalzamento della tensione con le parti sociali, che non potranno far altro che dare voce ai lavoratori che ci chiedono di attivarci in tutti i modi permessi dalla Legge e dal Contratto per garantire la propria sicurezza".