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Passo indietro sulle chiusure domenicali e bocciata la norma sulle Case Itea, Zeni: ''Ma quanto costa alle casse pubbliche? Preoccupano queste improvvide decisioni''
Il periodo sul fronte normativo non è tra le più semplici. Queste decisioni seguono le sospensioni, sempre da parte del Tribunale di giustizia amministrativa, delle ordinanze in materia grandi carnivori, quella della legge Failoni-Fugatti che dispone le chiusure domenicali a favore dei ricorrenti e il semaforo rosso sui nuovi orari pubblici con ragione data ai sindacati

TRENTO. Una giornata particolarmente difficile per la Provincia a trazione Lega tra la bocciatura a opera del Tribunale di Trento del criterio di residenza dei 10 anni (Qui articolo) e il passo indietro sulla chiusure di negozi e supermercati la domenica e i festivi (Qui articolo).
Ma il periodo sul fronte normativo non è tra i più semplici. Queste decisioni seguono le sospensioni, sempre da parte del Tribunale di giustizia amministrativa, delle ordinanze in materia grandi carnivori, quella della legge Failoni-Fugatti che dispone le chiusure domenicali a favore dei ricorrenti e il semaforo rosso sui nuovi orari pubblici con ragione data ai sindacati. Questo per citare le vicende più recenti. Una fotografia dell'improvvisazione, dello spessore e delle lacune del governo leghista in questi 2 anni in piazza Dante.
"Incompatibili con il principio della parità di trattamento” e “discriminatorie”, così il Tribunale ordinario di Trento ha ordinato a Provincia e Comune di Trento di disapplicare le disposizioni che subordinano la possibilità di presentare una domanda di accesso agli alloggi a canone agevolato al criterio della residenza dei 10 anni.
In materia chiusure domenicali invece anche il Codacons è intervenuto: "Norma illogica e arbitraria''. Nel frattempo la Pat è ripiegata per il via libera alle aperture.
"I ricorsi sulla legge del commercio accolti dal Tribunale di Trento - commenta l'ex assessore Luca Zeni - le sentenze del Tribunale amministrativo avverse alla Provincia in materia di fauna selvatica e di grandi carnivori e il recente accoglimento di un ricorso contro la Giunta provinciale sul requisito dei dieci anni di residenza per gli alloggi pubblici sono solo le punte dell’iceberg che rappresentano lo scontro istituzionale innescato dal governo provinciale a trazione leghista con la giustizia e il diritto locali, nazionali e europei. In generale quanto costano queste decisioni prese in modo superficiale?".
Ma non solo. "Nel caso delle impugnative amministrative della norma sul commercio e, specificatamente, sulle chiusure domenicali dei pubblici esercizi - aggiunge il consigliere provinciale in quota Partito democratico - preoccupa la possibilità di un rilevante peso economico sulle casse pubbliche, qualora venga richiesto un risarcimento dei danni subiti dalle singole imprese a causa delle improvvide decisioni provinciali".
E l'ex assessore ha presentato un'interrogazione. "La richiesta è quella di sapere se la Provincia ha previsto correttivi qualora la Corte Costituzionale si pronunciasse, come probabile, sull’incostituzionalità della norma provinciale e se si sono anche accantonate somme per eventuali risarcimenti", conclude Zeni.