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Salvini attacca ricercatore dell'Fbk e la Pat (nel dubbio) sbatte i tacchi e chiede sia ''sospeso''. La Fondazione: ''Dice di essere stato hackerato e ha sporto querela''
Il Tweet indifendibile, se vero (che recita ''quelli con più morti siete voi lumbard e spero di vederli crescere sempre di più, schiattate merde''), è stato pubblicato il 21 maggio. Il giorno dopo l'Fbk ha dato la sua versione spiegando che il ricercatore ha affidato la questione alla polizia postale. Ieri è finito sulla pagina Facebook del leader della Lega (con circa 10.000 commenti) e, così, oggi l'assessore Spinelli si è sentito in dovere di dire la ''sua'' usando, comunque, due pesi e due misure rispetto ad altre vicende simili e più chiare

TRENTO. ''Ancora squallore, ancora scherzano sui nostri morti. Viva la Lombardia e viva l’Italia, dalla sofferenza degli ultimi mesi rinasceremo più forti di prima, alla faccia di “persone” come questa''. Ci volevano Salvini e i suoi social per far battere i tacchi alla Provincia di Trento, metterla sull'attenti ed uscire con un comunicato stampa dove si chiede la ''sospensione prudenziale di Riggio dalle attività normalmente svolte''.
Non importa più, a quanto pare, ora che ha parlato Salvini, all'assessore Spinelli, che già da due giorni Fbk abbia spiegato che Riggio si è già giustificando dicendo che ''i post in questione non erano opera sua, dichiarando di essere stato vittima di un hackeraggio del proprio account in forza di un furto della sua password risalente al 2019. Il dottor Roberto Riggio - comunicava il 22 maggio la Fondazione Bruno Kessler - inoltre, spiegava di aver già contattato il proprio legale per procedere sia a una segnalazione alla polizia postale sia ad una querela contro ignoti''.
Di cosa stiamo parlando? Di un Tweet orrendo uscito il 21 maggio a firma Roberto Riggio, capo dell'unità di ricerca Smart Networks and Services di Fbk che recitava così: ''I numeri non dicono questo purtroppo, fattene una ragione. Per ora quelli con più morti siete voi lumbard e spero di vederli crescere sempre di più (faccine che sorridono) schiattate merde'' e poi il tag che rimandava direttamente a LegaSalvini quindi con la palese volontà di non passare ''inosservati''. Un Tweet indifendibile, da licenziamento in tronco se fosse vero, un Tweet illeggibile e assurdo per quel che contiene anche perché non si può immaginare e ammettere che un ricercatore di quel livello non sappia che usare i social in questo modo può costargli il posto e la carriera.
La verità, al momento, non si può sapere e la ''presunzione di innocenza'' una volta che si finisce nel tritacarne della ''Bestia'' non vale più per nessuno. Oltre 10.000 commenti che vanno dalla minaccia fisica agli insulti più violenti e della spiegazione dello stesso Riggio, evidentemente, la Provincia di Trento se ne fa ben poco dopo che il Capitano ha detto la sua. E così, nel dubbio, si chiede, con tre giorni di ritardo, la sospensione.
''In merito alle presunte esternazioni del dottor Roberto Riggio - comunica l'assessore Spinelli - responsabile di una unità di ricerca di Fbk, la Fondazione ha già inoltrato una contestazione formale all’interessato e avviato un'indagine sulla vicenda. Auspicando che questo accertamento possa avvenire in tempi rapidi, ho nel frattempo proposto a Fbk di considerare una sospensione prudenziale di Riggio dalle attività normalmente svolte. Se gli accertamenti in corso confermeranno la provenienza delle considerazioni ingiuriose e fortemente lesive della dignità umana comparse sul web e riportate anche da numerosi organi di informazione, la Provincia richiederà l'immediata risoluzione del rapporto di lavoro. Mi auguro che la vicenda possa risolversi comunque nel più breve tempo possibile, nell’interesse di tutte le persone coinvolte, anche per consentire a Fbk di riprendere serenamente le proprie attività di ricerca che, come abbiamo visto in questo periodo difficile, hanno un impatto molto positivo sulla nostra comunità''.
Tutto questo mentre nessuno della maggioranza, nemmeno l'assessore Spinelli, ha mai preso le distanze per i post dell'attuale direttore dell'Ufficio sicurezza negli ambienti di lavoro della Pat Marcello Cestari amico di sempre del presidente Fugatti e nominato, in fretta e furia, a fine febbraio. Uno che, fino a qualche anno fa su Facebook riempiva la sua bacheca di scritti con i quali dava della ''merdaccia'' al sindaco di Trento Alessandro Andreatta della ''babbuina'' all'ex ministra Kyenge della ''celebrolesa''(sic!) alla consigliera comunale di Trento Antonia Romano e, tra i tanti altri post, commentava con un bel ''verissimo'' questo meme, del 2015, ma che ne riassume tanti altri più recenti.

Cestari giustificazioni non ha nemmeno provato a darle quando ne abbiamo dato notizia e le minoranza ne hanno chiesto le dimissioni. In quel caso il Capitano non ha detto niente e allora la Provincia di Trento ha pensato bene di fare altrettanto.