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Caso Pedri, allontanamento del primario di reparto e di un'altra dirigente, Zanella: '' I fatti oggettivi e la situazione critica non potevano essere accertati prima?''
Paolo Zanella (Futura): "Ci si augura che il direttore della ginecologia del Santa Chiara venga spostato in un'altra realtà come dirigente medico semplice, senza che abbia in capo la gestione di altro personale"

TRENTO. "E' assai grave che sia servita la ribalta nazionale sulla scomparsa della dottoressa Sara Pedri per arrivare all'allontanamento del primario e di un'altra dirigente medica dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia". Questo il commento di Paolo Zanella, consigliere provinciale di Futura, dopo che sono emersi i risultati della commissione d'indagine interna dell'Apss (Qui articolo).
"I 'fatti oggettivi' e la 'situazione critica' nel reparto documenti dalla commissione interna, non potevano essere accertati prima? Un mese fa - aggiunge Zanella - il direttore sanitario riferiva che da un'indagine interna preliminare non era emerso nessun elemento oggettivo. Oggi, improvvisamente, gli elementi oggettivi sono tali da richiedere lo spostamento di Tateo dal reparto. E' bastata la volontà di audire il personale e il quadro è completamente cambiato".
Una vicenda che sta causando una crisi ai vertici dell'Apss con il direttore generale che ha rimesso il mandato e che ha ormai più volte confermato la volontà di voler lasciare, mentre la Provincia ha preso tempo. La commissione era stata istituita dopo la scomparsa della dottoressa Sara Pedri dal direttore generale, sentito anche l’Ordine dei medici.
"C'è da chiedersi - prosegue il consigliere provinciale di Futura - quale sia la responsabilità di coloro ai quali in azienda e in assessorato in questi anni erano arrivate segnalazioni di malessere lavorativo, di angherie e di soprusi e che nulla hanno fatto per prendere in carico seriamente la situazione, come è avvenuto solo ora. Solo dopo che un fatto eclatante ha interessato i media nazionali. Adesso è fondamentale sapere a chi sono giunte le segnalazioni in questi anni e perché non abbia agito tempestivamente per garantire il benessere organizzativo del reparto".
Intanto la direzione generale invierà gli atti della commissione di indagine all’Ufficio procedimenti disciplinari per l’attivazione del relativo iter. L’unità operativa del Santa Chiara è stata affidata al direttore della struttura complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Rovereto che guiderà il reparto a scavalco.
"Ci si augura che quando si parla di trasferimento del direttore della Ginecologia del Santa Chiara, in attesa della commissione disciplinare, si intenda spostarlo in un'altra realtà come dirigente medico semplice, senza che abbia in capo la gestione di altro personale", conclude Zanella.