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Dalla baby gang a Covid, Valduga ai pubblici esercizi: ''Raccogliamo tutti gli stimoli, solo come comunità unita usciamo dalla crisi: già fatti molti atti concreti''

Il sindaco di Rovereto risponde ai pubblici esercizi che hanno firmato una lettera indirizzata al primo cittadino e al presidente della Provincia. Valduga: "Ci muoviamo lungo tre direttrici principali: rendere più bello e attrattivo il centro storico; aumentare servizi e funzioni e puntare sugli eventi"

Di Luca Andreazza - 02 February 2021 - 21:24

ROVERETO. "C'è la massima comprensione e non sottovalutiamo le necessità e la richiesta di progettualità". Così il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, risponde ai pubblici esercizi che hanno firmato una lettera aperta indirizzata al primo cittadino, ma anche a Maurizio Fugatti, presidente della Provincia. "Abbiamo sempre ascoltato tutti per cercare di tradurre in fatti concreti tutte le azioni. Raccogliamo anche questo stimolo e siamo pronti a ulteriori confronti per migliorare la città".

 

Gli esercenti hanno, infatti, inviato una lettera aperta per chiedere un cambio di passo a Rovereto. Una presa di posizione dopo i fatti di cronaca relativi alla baby gang in azione nella città della Quercia, ma anche strettamente legata all'emergenza coronavirus. "In questi mesi ne abbiamo viste di tutti i colori". Così i pubblici esercizi di Rovereto. "Non solo giallo, arancione e rosso, ma il balletto dei colori, a braccetto con la farsa dei numeri, ci ha regalato anche le sfumature del grigio (lo squallore di chi, in barba ad ogni regola e ad ogni etica, ha approfittato dell’emergenza sanitaria per il proprio interesse) e del nero (la disperazione di chi, rispettoso e responsabile, si è trovato comunque a perdere il lavoro e ogni fonte di reddito). Ora vorremmo un po’ di verde, e magari di azzurro. Sono i colori di cui hanno bisogno non solo i nostri ragazzi, ma anche noi per andare avanti" (Qui articolo).

 

"Si può sempre fare di più - aggiunge Valduga - ma le azioni intraprese dall'amministrazione comunale non sono mancate in questi anni e mesi. Ci muoviamo lungo tre direttrici principali: rendere più bello e attrattivo il centro storico; aumentare servizi e funzioni e puntare sugli eventi. Ricordo i lavori già conclusi per riqualificare alcune vie, la prima ora dei parcheggi è gratis, la tariffa rifiuti è stata abbattuta del 50%, senza dimenticare le agevolazioni Imis. Abbiamo anche previsto l'esenzione sui plateatici: il risultato è quello di avere un'ottantina di strutture nuove. Abbiamo portato gli uffici Iprase e Inps, quello dei tributi della Comunità di valle. Tutto questo aiuta a rendere la città migliore".

 

Si crede molto negli eventi, anche se ovviamente l'emergenza Covid-19 ha assestato un duro colpo tra la cancellazione dei Mercatini di Natale e molti appuntamenti in calendario. "Siamo comunque riusciti a mantenere alcune iniziative - dice il sindaco - così come abbiamo lanciato la piattaforma Retroscena per sostenere le realtà culturali. Tante poi le kermesse che abbiamo portato a Rovereto oppure rivitalizzato per creare un volano, come Settenovecento, il Festival delle Meteorologia, Street food e tanti altri. Sono tutti patrimonio di questa amministrazione".

 

Il primo cittadino ritorna anche sui fatti a opera della baby gang (Qui articolo). "La città non è il Bronx - evidenzia Valduga - però vogliamo affrontare questa tematica con serietà. Approfondire e seguire le strade di prevenzione e educazione in sinergia con l'associazionismo e le cooperative. Ci sono progetti per sostenere le famiglie in difficoltà e dialoghiamo costantemente con le forze dell'ordine. Il corpo della polizia è stato potenziato e dislocato in punti strategici: quelle aree considerate calde dai roveretani sono migliorate, però non ci fermiamo e prevediamo altre azioni concrete e più intense. A bilancio abbiamo già previsto per esempio un sistema di video-sorveglianza".

 

I pubblici esercizi chiedono anche chiarezza anche sul futuro della città. Il secondo Comune del Trentino bollato come non turistico, come Trento, nella legge provinciale sulle aperture le domeniche e i festivi, norma poi "sospesa" da piazza Dante stessa dopo l'estate e i vari pronunciamenti del Tar non favorevoli alla Pat. 

 

"Naturalmente vogliamo investire su questo settore e ricordo la difesa portata avanti per mantenere unito l'ambito dell'Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina. Certo - prosegue il primo cittadino - se poi la Provincia decide con le logiche di quella legge che abbiamo contestato, qualcosa può cambiare ma non la volontà di incidere nel comparto per migliorare l'attrattività dell'area".

 

Intanto si prepara la ripartenza. "Abbiamo pubblicato un bando da 1 milione per ristrutturare perché crediamo che locali moderni abbiano un interesse pubblico, inoltre abbiamo calcolato che si possono muovere 2 milioni compreso l'indotto in quanto lavorano le aziende artigiane e tante altre ditte. Abbiamo votato in Comune anche un Commissione specifica, trasversale a tutte le forze politiche, per pianificare altri interventi, aggiuntivi rispetto a quanto inserito nel bilancio di previsione 2021. Comprendo le tante difficoltà e il compito di un amministratore è quello di ascoltare e trovare soluzioni concrete. Il confronto con le categorie è costante e dobbiamo continuare a lavorare tutti uniti per riavviare il motore a regime superata l'emergenza. Dobbiamo continuare a dimostrarci una comunità forte e coesa".

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