
Music Arena, il S. Chiara dice ''no'' alla caparra per i [...]

Accoglienza, in aumento gli arrivi in Trentino ma i posti [...]

Concerto di Vasco Rossi, il conto aumenta: dopo le [...]

La Fondazione Bruno Kessler da un mese è senza [...]

Dalla stampa nazionale alle pagine più seguite (anche [...]

Dolomiti Pride, Valduga nel 2018 non aveva concesso il [...]

“I tipi di sinistra? Adoratori di farine di insetti”, [...]

Autonomia differenziata, Kompatscher: "Se vengono [...]

Per la parlamentare di Fratelli d'Italia essere di [...]

Bonifica rogge, la Provincia smentisce Demattè e [...]
Il nuovo presidente del Parco Adamello Brenta è l'"orgoglioso cacciatore" Walter Ferrazza. Coppola: "Triste giorno. Non ho parole"
E' polemica attorno all'elezione a presidente del Parco Adamello Brenta di Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago e noto esponente del mondo venatorio. La consigliera provinciale dei Verdi Lucia Coppola: "Triste giorno. Non ci sono parole"

TRENTO. E' polemica attorno all'elezione con 25 voti su 29 (erano presenti in 28) di Walter Ferrazza a presidente del Parco Naturale Adamello Brenta. Il sindaco di Bocenago, al terzo mandato alla guida del Comune della Rendena, condurrà la gestione dell'area protetta per i prossimi 5 anni, dando il cambio al presidente uscente Joseph Masè.
Primo cittadino dal 2010, 47 anni a novembre, ingegnere, Ferrazza è stato anche sottosegretario al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie nel governo Letta. Candidato alla Camera dei deputati nella lista dei Moderati in Rivoluzione nel 2013 e di Forza Italia nel 2014, il sindaco bocenaghese è noto per essere un cacciatore.
E proprio questo aspetto ha suscitato le proteste degli ambienti animalisti e non solo. In particolare, Ferrazza era stato immortalato in un “santino elettorale” ammiccante verso il mondo venatorio. Sorridente e con un ginocchio su un ungulato appena abbattuto, Ferrazza si definiva “orgoglioso cacciatore”, rivolgendosi evidentemente ai tanti che in Trentino e nel Nord-Est in generale (circoscrizione in cui si candidava per il partito berlusconiano) praticano la caccia. Nel 2014, inoltre, Ferrazza aveva espresso chiaramente la volontà di abbattere l'orsa Daniza, che aveva effettuato delle "scorribande" in paese.
“Eletto il nuovo presidente che 'guiderà' il Parco per i prossimi 5 anni: Walter Ferrazza 'orgoglioso' cacciatore, che si fa fotografare con fucile e cadavere di cervo accanto, in evidente conflitto di interessi visto che è anche sindaco di Bocenago e allo stesso tempo dipendente del Comune di Pinzolo all'ufficio tecnico – ha scritto in un post la consigliera provinciale di Europa Verde Lucia Coppola – triste giorno per il Parco Adamello Brenta. Non ci sono parole”.
Decisamente più dure le parole di una sigla radicale del mondo animalista, Centopercentoanimalisti. “A Pinzolo il comitato di gestione del Parco ha eletto la nuova giunta esecutiva (il Parco è quello che ha per simbolo l'Orso, e dove si ammazzano gli Orsi) – hanno scritto in una nota – presidente è Walter Ferrazza, sindaco di Bocenago. Ferrazza, politicante da sempre, fa pensare per due motivi: il primo è che, essendo già membro del comitato di gestione, in cinque anni non ha mai partecipato a una riunione dello stesso. Ma il suo disinteresse per il Parco nasconde il suo interesse verso gli Animali e l'ambiente: Ferrazza è cacciatore”.
“Eleggere presidente di un Parco che dovrebbe tutelare ambiente e Animali, uno che si diletta ad ammazzare Caprioli, è semplicemente grottesco (se non fosse tragico) e mostra quale sia la realtà di certi 'parchi naturali' creati solo per tutelare gli interessi degli speculatori – hanno concluso – anche se, purtroppo, negli enti locali ci sono troppi assessori alle politiche ambientali che praticano la caccia, riteniamo la scelta di Ferrazza sia tra le peggiori possibili”.
Nonostante la riforma degli organi direttivi del Parco, con il passaggio del Comitato di gestione da 66 a 29 componenti, la presenza delle associazioni di cacciatori era comunque garantita da statuto. Da qui a vedere alla guida dell'ente naturale un cacciatore, però, ne passa secondo il mondo animalista e ambientalista, che non ha mancato di esprimere il proprio disappunto di fronte all'elezione di Ferrazza.
Da parte sua, il sindaco di Bocenago ha presentato il proprio documento programmatico riassumibile nei 5 pilastri di “cuore, “competenza”, “condivisione”, “continuità” e “coerenza”, illustrando come azioni concrete su cui investire il turismo verde, la mobilità 2.0, la manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, l'attività di comunicazione costante.
Accanto al presidente Ferrazza, vi sarà come vicepresidente Monica Marinelli, rappresentante al tempo per la Val di Non nella giunta esecutiva assieme a Cornelia Donini (area Paganella), Giovanna Molinari (area del Chiese), Piero Bertolini (Comunità delle Regole Spinale Manez), Achille Onorati (area del Chiese), Manrico Moschetti (area della Rendena).
Positiva la scelta per il vicepresidente della Provincia e assessore all'Ambiente Mario Tonina. “Con l'elezione del presidente, del vicepresidente e della giunta esecutiva si pongono le basi di partenza per un quinquennio di lavoro per ci auguriamo possa essere altamente proficuo nell'ottica del perseguimento delle finalità dell'area protetta che, come noto, son innanzitutto di salvaguardi e di valorizzazione della natura, sia in chiave economica, ovvero nella logica di un effettivo sviluppo sostenibile sia in chiave sociale e mi riferisco in particolare al fatto che le restrizioni imposte dalle pandemia ci abbiano fatto capire, fino in fondo, quando l'essere circondati da una natura ricca, vasta e 'in salute' sia importante per la qualità della vita”.
I complimenti sono arrivati anche dalla consigliera provinciale di maggioranza Vanessa Masè, originaria di Strembo e anche lei nota per essere legata al mondo venatorio. “Sono sicura che saprà ben rappresentare le istanze di tutti i territori in cui si estende il parco e promuovere quella compatibilità tra ambiente naturale ed antropico che deve essere alla base di una buona gestione, nell'interesse dell'ambiente, con il rispetto per la biodiversità, ma anche tutte le attività umane che dall’ambiente e la natura traggono la propria ragion d'essere”.