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Ospedale Cavalese, l'Upt non chiude al project financing: ''Fiemme, Fassa e Cembra aspettano da tanto ma si può attendere ancora un po' per valutare nuova proposta''

Un piccolo cambio di direzione in casa Unione per il Trentino: va bene un time out in materia sanitaria. Forza politica sempre molto sensibile sul tema ospedale di Cavalese, una struttura che tra punto nascita e riqualificazione, ha rappresentato un nodo di fibrillazione all'interno della maggioranza provinciale allora guidata da Ugo Rossi. Il vecchio progetto sarebbe già in stato avanzato rispetto alla nuova proposta

Di Luca Andreazza - 21 aprile 2021 - 16:46

CAVALESE. "La nuova proposta deve essere valutata per poi poter scegliere la miglior soluzione per le valli di Fiemme, Fassa e Cembra". Così Pietro De Godenz, consigliere provinciale in quota Upt. "Si è aspettato tanto e qualche mese in più a questo punto cambia poco".

 

Un piccolo cambio di direzione in casa Unione per il Trentino: va bene un time out in materia sanitaria. Forza politica particolarmente radicata sul territorio fiemmese, sempre molto sensibile sul tema ospedale di Cavalese, una struttura che tra punto nascita e riqualificazione, ha rappresentato un nodo di fibrillazione all'interno della maggioranza provinciale allora guidata da Ugo Rossi

 

Proprio nella scorsa legislatura l'Upt ha lavorato a quel progetto che prevede la riqualificazione dell'attuale polo. Un piano di rilancio da circa 30 milioni di euro per valorizzare l'immobile già esistente. Nel frattempo in piazza Dante è arrivata l'ipotesi che si basa sulla  finanza di progetto per la costruzione di un polo ex novo a servizio delle valli di FiemmeFassa Cembra (Qui articolo). Un'idea che, però, solleva più di qualche dubbio sul territorio (Qui articolo), così come tra i medici che bocciano il ricorso al project financing: "La sanità deve restare pubblica" (Qui articolo).

 

Non si conosce ancora molto del progetto che prevede di ricorrere al project financing: una formula che consente al privato che si occupa della costruzione anche di gestire la struttura. Un mix pubblico-privato che in questo caso sembra inoltre rilanciare l'opzione di delocalizzazione invece della ristrutturazione dell'attuale ospedale.

 

"Questa nuova proposta - dice De Godenz - deve essere valutata e approfondita. Non si conoscono i dettagli per poter ancora prendere una decisione definitiva. Un altro passo è quello di ascoltare le comunità che afferiscono all'ospedale di Cavalese e la componente sanitaria". L'Upt non chiude quindi la porta al nuovo progetto. "A questo punto si devono valutare i pro e i contro. Il consumo di suolo e l'eventuale nuova destinazione del vecchio immobile sono argomenti che richiedono approfondimenti, così come la viabilità". 

 

Il "vecchio" progetto ha già concluso buona parte dell'iter e sono state stanziate le risorse. Il nuovo piano invece è ancora da scoprire. Nonostante questo, non si teme un allungamento dei tempi. "Non c'è ancora un cantiere e penso che in caso di via libera al project financing, gli eventuali rallentamenti iniziali, possano essere tranquillamente recuperati nelle fasi successive. I territori aspettano da tanto un investimento sul polo sanitario, che necessita di interventi importanti, ma si può ancora attendere un po' a fronte di questa proposta".

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