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Valdastico con l’uscita a Rovereto, in arrivo un altro stop? Ugo Rossi: “Manca la firma del Ministero su un documento fatto aggiungere da Fugatti”
Il consigliere Rossi ha depositato un’interrogazione per sapere, qualora fosse confermata l’assenza della firma da parte del Ministero, “come sia stato possibile dare avvio al procedimento di variante al Pup sulla base di un atto non valido o comunque incompleto e/o non perfezionato e se ciò determini o meno l’invalidità del procedimento in corso”

ROVERETO. Attorno al prolungamento dell’Autostrada A31-Valdastico nord si sta consumando un’aspra battaglia politica. Nel febbraio 2021 la Cassazione aveva riconosciuto la legittimità della sentenza emanata dal Consiglio di Stato che aveva posto l’accento “sull’illogicità della scelta amministrativa” legata alla realizzazione dell’opera. Dal canto suo la Giunta presieduta dal leghista Maurizio Fugatti aveva deciso di avviare l’iter per realizzare una variante del Piano urbanistico provinciale.
In quell’occasione Fugatti aveva ricevuto l’autorizzazione a sottoscrivere un atto aggiuntivo al Documento del Comitato paritetico (che risale al 2016) tra Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Regione del Veneto e Provincia di Trento concernente il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto. “Questo documento – spiega il consigliere di Azione, nonché ex presidente della Pat, Ugo Rossi – costituisce, come formalizzato negli atti ‘parte integrante e sostanziale’ della delibera di avvio della variante al Piano urbanistico provinciale”.
Il problema? È che da questo documento (come dimostrerebbero le copie ottenute dallo stesso Rossi) mancherebbe la firma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Questo atto aggiuntivo è stato sottoscritto sia dalla Regione Veneto che dalla Provincia di Trento ma non compare invece nessuna sottoscrizione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”. Se questa circostanza fosse confermata ci potrebbero essere delle conseguenze.
Proprio per questo Rossi ha depositato un’interrogazione per sapere, qualora fosse confermata l’assenza della firma da parte del Ministero, “come sia stato possibile dare avvio al procedimento di variante al Pup sulla base di un atto non valido o comunque incompleto e/o non perfezionato e se ciò determini o meno l’invalidità del procedimento in corso”.