Il Comune non rinnova il patrocinio al Dolomiti Pride, l’opposizione: “Vogliono una Villa Lagarina maschilista, chiusa e retrograda”
Il Comune di Villa Lagarina non rinnova il patrocinio al Dolomiti Pride, l’opposizione di Futuro in Comune: “È uno smacco, oltre che uno sgarbo, per le tante persone che appartengono o sono vicine alla comunità Lgbtq”

VILLA LAGARINA. “Vogliono una Villa Lagarina maschilista, chiusa, retrograda”, non usano mezzi termini da Futuro in Comune nel commentare la decisione dell’amministrazione comunale di non rinnovare il patrocinio al Dolomiti Pride del prossimo 3 giugno.
Le minoranze hanno portato la questione in Consiglio comunale dove, durante l’apposito question time, hanno voluto capire le motivazioni alla base delle decisione. “Motivi onestamente imbarazzanti – ricostruiscono dal gruppo dell’opposizione – la Giunta nasconde nuovamente le sue posizioni ideologiche dietro le trincee del localismo. A specifica domanda, il vicesindaco ha risposto che il Comune non concede il patrocinio perché gli organizzatori del Dolomiti Pride non hanno dato ragioni e spiegazioni sufficienti. Di fronte alle 32 pagine del documento politico la maggioranza ha argomentato il ‘no’ dicendo che nell’interesse della ‘nostra comunità’ sostiene esclusivamente manifestazioni che abbiano ‘un ritorno verso il nostro territorio’”.
Secondo Futuro in Comune Tale interpretazione del Regolamento comunale stona col fatto che varie amministrazioni, anche lagarine, supportano l’evento. Peraltro proprio lo stesso Comune di Villa Lagarina nel 2018 fu tra i primi a patrocinare quell’edizione del Dolomiti Pride.
“Noi abbiamo proposto una mozione, chiedevamo che il Consiglio discutesse e accogliesse la richiesta ma non è arrivata in aula. È stata rifiutata perché, ufficialmente, è compito della Giunta concedere il patrocinio” spiegano i consiglieri di minoranza.
Futuro in Comune esprime costernazione e prende le distanze: “È uno smacco, oltre che uno sgarbo, per le tante persone del nostro comune che appartengono o sono vicine alla comunità Lgbtqia+ e ci hanno contattato. Siamo costernati e prendiamo le distanze dai disvalori di questa maggioranza”, concludono dall’opposizione.