
Concerto di Vasco Rossi, il conto aumenta: dopo le [...]

La Fondazione Bruno Kessler da un mese è senza [...]

Dalla stampa nazionale alle pagine più seguite (anche [...]

Dolomiti Pride, Valduga nel 2018 non aveva concesso il [...]

“I tipi di sinistra? Adoratori di farine di insetti”, [...]

Autonomia differenziata, Kompatscher: "Se vengono [...]

Per la parlamentare di Fratelli d'Italia essere di [...]

Bonifica rogge, la Provincia smentisce Demattè e [...]

Caso Mj5, l'Oipa: ''L'Ispra non ha ricevuto dalla [...]

L'ultima trovata della Lega per combattere [...]
Neve spalmata in centro a Trento per la Marcialonga, la (timida) protesta: ''Per Ianeselli bisogna porsi domande sul tema del cambiamento climatico, ma quali si pone?''
Le polemiche sulla pista da sci di fondo allestita in centro a Trento per la presentazione della Marcialonga è balzata anche a livello nazionale. Gli attivisti di Extinction Rebellion in piazza Duomo per evidenziare la totale incongruenza di questa decisione: "Dove è la sostenibilità ambientale che i politici millantano?". Intanto con la sfilata inaugurata la 50esima edizione

TRENTO. Una manifestazione (timida) per evidenziare la totale incongruenza delle scelte politiche in occasione della presentazione della Marcialonga. Il contro evento è stato annunciato da Extinction Rebellion Trentino-Alto Adige ha deciso di scendere in piazza Duomo a Trento con dei volantini informativi per protestare contro l'allestimento della pista da sci nel cuore del capoluogo. Intanto si è tenuta la cerimonia d'inaugurazione del evento sportivo tra le valli di Fiemme e di Fassa.
Il tema è, ovviamente, quello della scelta della storica granfondo e del Comune di Trento di trasformare una parte del centro in una triste lingua di neve trasportata dalla Val di Fiemme con una serie di camion e poi ''battuta'' da un gatto delle nevi, trasportato giù dalle valli della kermesse sciistica. Dagli esponenti politici al Cai e Mountain wilderness, numerose le reazioni contrarie a questa iniziativa, nonostante la difesa del sindaco Ianeselli che ha parlato comunque di sostenibilità.

Una vicenda salita alla ribalta nazionale con Il Fatto Quotidiano che titola la "La neve trasportata con i camion dalle montagne al centro di Trento: polemiche per la cerimonia d’apertura della Marcialonga", mentre il Corriere della Sera scrive "Marcialonga a Trento, dieci camion di neve per la pista da sci in centro: 'Imbarazzante'". Cerimonia d'apertura attesa per la sera di giovedì 26 gennaio e gli attivisti di Extinction Rebellion scendono in piazza per manifestare contro questa scelta incomprensibile del comitato organizzatore dell'evento con il supporto di palazzo Thun.
"Nelle Alpi le temperature aumentano al doppio della velocità rispetto alla media globale - spiegano gli attivisti - con un costante decremento della neve al suolo come dice lo studio "Stato dei servizi climatici 2022" dell’Organizzazione meteorologica mondiale. Per il sindaco di Trento Ianeselli è importante giustamente 'porsi delle domande sul tema del cambiamento climatico'. Dopo l’evento di oggi a questo punto viene da chiedersi quali siano queste domande e soprattutto quali le risposte".
Neve appositamente sparata e una decina di camion impegnati a trasportarla fino a Trento. "Quasi 1.000 chilometri in totale per portare tonnellate di neve dalla val di Fiemme in centro a Trento per creare una pista da sci di fondo che per meno di 12 ore servirà a presentare la Marcialonga. Questa gara è patrimonio di tutto il Trentino, legittimo festeggiare il suo 50esimo anniversario ma non è possibile continuare a ignorare il contesto climatico in cui ci troviamo. Sono stati toccati ieri gli 11,5 gradi di temperatura massima a Trento (5 oltre la media); il 2022 è stato l'anno più caldo dal 1800 e sicuramente uno dei più freschi dei prossimi decenni. Dopo Vaia, la tragedia della Marmolada, la siccità, cos’altro deve fare la natura per farci capire che è necessario un enorme e radicale cambiamento?".
Una 50esima edizione della Marcialonga che era stata presentata a dicembre con un aereo decollato appositamente da Bolzano per volare sopra le Valli di Fiemme e Fassa e mostrare dove si snoda la gara.
"Una finta pista da sci di fondo in pieno centro a Trento appare da un lato un inspiegabile spreco (di acqua, di energia, di emissioni superflue - stimate in più di una tonnellata di CO2) e dall’altro una distorsione dell’immaginario di sostenibilità. Si può pensare che un evento simile non sia certo un dramma ma la politica è fatta di simboli e deve dare l’esempio a tutta la comunità. Occorre rivedere in toto il funzionamento della nostra società, dalla gestione del turismo, che non può più essere 'di massa', alla produzione dell’energia, dal porre un freno alla logica del consumismo a una vera economia circolare. Il singolo può fare tanto ma ancora di più può fare la politica. Promuovere i nuovi viaggi aerei dall’aeroporto di Bolzano e poi piantare 100 alberi non ha nessun senso logico", conclude Extinction Rebellion Trentino-Alto Adige.
Intanto è stato dato il via alla kermesse in piazza Duomo a Trento. In apertura il coro e poi la sfilata delle bandiere delle nazioni partecipanti sul percorso innevato di via Belenzani. Poi i saluti istituzionali con il sindaco Ianeselli, il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il numero uno della manifestazione Angelo Corradini.
Durante la cerimonia sono stati ripercorsi i 50 anni della Marcialonga attraverso immagini e testimonial. Allestita inoltre una mostra con i poster delle 50 edizioni della manifestazione.