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Olimpiadi, addio Piné. Failoni: ''Siamo stati corretti, difeso in tutti i modi le gare''. Intanto Salvini pare poco aggiornato e per il pattinaggio inserisce ancora il Trentino

L'intervento dell'assessore Roberto Failoni: "Rispetto le idee e le opinioni di tutti, anche le critiche ricevute in questi giorni. Ma abbiamo provato a difendere la sede di gara nella massima correttezza"

Di Luca Andreazza - 27 January 2023 - 13:44

TRENTO. "C'è stata la massima correttezza". Queste le parole dell'assessore Roberto Failoni dopo la rinuncia del Trentino al pattinaggio velocità in occasione delle Olimpiadi. "E ci siamo battuti in tutti i modi per Pinè".

 

Una rinuncia ufficializzata negli scorsi giorni, l'aumento dei costi ha inciso sul fronte sostenibilità post evento, una decisione presa anche sulla base di un documento "confidenzialedel Cio (Qui articolo). Una vicenda che ha amareggiato Paolo Deville, il presidente della Federghiaccio trentina si è dimesso a seguito della rinuncia trentina (Qui articolo). Un affondo molto duro.

 

"Rispetto le idee e le opinioni di tutti, anche le critiche ricevute in questi giorni - spiega Failoni - abbiamo provato a difendere la sede di gara nella massima correttezza mia e del dirigente di riferimento".

 

Una struttura coperta come l’Ice Rink sarebbe, infatti, troppo costosa da realizzare alla luce dell’aumento dei costi di energia e di materie prime. E' stato spiegato che l'intervento è salito da 55 a 70/75 milioni per un'opera che il Cio "non ritiene un buon investimento per la comunità". E il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è appoggiato a un documento "confidenziale" del Comitato olimpico internazionale (Qui articolo).

 

Se il documento "confidenziale" è del 6 ottobre scorso perché a inizio novembre il Consiglio comunale di Baselga di Pinè è stato chiamato a esprimersi sul progetto alla presenza proprio di Failoni? Un piano approvato a larghissima maggioranza sul territorio. La Provincia con delibera ha poi messo a disposizione circa 60 milioni (50,5 per la copertura e 9,5 per opere accessorie). E le tempistiche sono proprio un nodo di questa vicenda. Una vicenda nella quale anche anche il Coni nazionale dopo mesi di rassicurazioni ha compiuto una vera e propria marcia indietro: "Più che a rischio, la sostenibilità era impossibile", il commento di Malagò in una conferenza piuttosto tesa.

 

"Abbiamo provato a difendere in tutti i modi la scelta di Pinè e Malagò in Trentino è stato chiaro sui tempi e quanto avvenuto relativamente alla problematica relativa all'Ice Rink. A ogni modo in Aula del Consiglio provinciale il prossimo 7 febbraio c'è un'informativa", conclude Failoni.

 

Intanto c'è un braccio di ferro tra Piemonte e Lombardia dopo la rinuncia trentina (Qui articolo). E il ministro Salvini, dopo aver "sponsorizzato" Torino, non sembra aggiornato e sembra richiamare in gioco la Provincia.

 

"Torino e il Piemonte hanno dato la loro disponibilità e li ringrazio, se per la pista di pattinaggio Lombardia e Veneto troveranno una soluzione o il Trentino stesso, bene, altrimenti sapere che l'arco alpino potrà unirsi e fare le Olimpiadi insieme è un piano B assolutamente utile", le parole riportate da Agi a margine di un incontro a Bergamo.

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