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La Lac all'attacco di Trento e Bolzano: ''Vogliono mano libera nell'uccisione dei lupi''
La Lega per l'abolizione della caccia contro le parole del presidente Arno Kompatscher reduce dagli incontri a Bruxelles con i responsabili europei e il governatore Ugo Rossi

TRENTO. "Stiamo lavorando su tre livelli per giungere a una soluzione che possa garantire la convivenza con lupi e orsi nell'arco delle Alpi. Gli incontri a Bruxelles sono stati positivi", queste le parole del presidente Arno Kompatscher alla fine dell'anno scorso al termine degli appuntamenti con il governatore Ugo Rossi e i responsabili europei.
Incontri e dichiarazioni nel mirino della Lac-Lega per l'abolizione della caccia. "Dai colloqui - spiegano Caterina Rosa Marino e Francesco Mongioì - era emerso che la Convenzione di Berna, che garantisce la tutela massima alle specie animali a rischio di estinzione, consente già agli stati membri di avere dei margini di manovra proprio per gestire al meglio gli eventuali problemi reali di convivenza con l'uomo".
Il presidente della Provincia di Bolzano aveva anche detto che "L'Italia fino ad ora non ha utilizzato questa opportunità per motivi sostanzialmente politici".
Parole che non sono piaciute alla Lega per l'abolizione della caccia. "Il governatore dell'Alto Adige - aggiungono i responsabili della Lac - la più privilegiata dei cinque continenti, insieme a quella di Trento, dimostra di rammaricarsi: la politica vola alto, almeno in quest’occasione, mentre evidentemente preferisce la bassa politica dello schioppo con ogni evidenza. Kompatscher intende elaborare un piano di management dei grandi predatori senza spiegare quanto realmente intenda fare. A Bruxelles chiede di abbassare il livello di tutela del lupo, mentre a Roma una norma di attuazione dello statuto di autonomia che consegni alla Provincia di Bolzano le competenze in materia di lupi e orsi: l'ennesimo privilegio, come se non ne avesse già troppi".
Il 28 dicembre il Capo dello Stato ha sciolto le Camere, la legislatura si è chiusa e queste parole sarebbero per la Lac parte della campagna elettorale. "Il presidente della Provincia di Bolzano - dicono Rosa Marino e Mongioì - annuncia che vuole mano libera nell'uccisione dei lupi. Anche degli orsi, ovviamente, dimostrando che non è in grado di fare il proprio dovere: tutelare la biodiversità, le specie protette e gli altri animali selvatici, preziosissimi per l'equilibrio dell'ambiente naturale e per la buona salute di tutti gli esseri viventi, umani compresi".
"Arno Kompatscher - aggiungono - sostiene di aver trovato interlocutori disposti ad ascoltare le sue ragioni: quelle degli uccisori di professione. Si tratta degli stessi interlocutori che dovranno ascoltare le nostre ragioni: quelle della tutela dell'ambiente naturale e degli animali selvatici, orsi e lupi compresi. Racconteremo le bugie inventate dagli amministratori del Trentino Alto Adige contro lupi e orsi. Al posto del presidente altoatesino non saremmo tanto fiduciosi del raggiungimento degli obiettivi di morte".
"Invece di pretendere nuove competenze - concludono Rosa Marino e Mongioì - le Province di Trento e Bolzano, dovrebbero restituire tutte quelle ottenute tenendo il traballante governo centrale sotto ricatto di pochi quanto essenziali voti contrari in Parlamento. Agli attivisti, ai cittadini che hanno a cuore le sorti della fauna selvatica e della vitalità dell'ambiente naturale, chiediamo di sostenerci nel contrasto dei piani di sterminio dei presidenti di Trento e Bolzano, collaborando concretamente alle nostre iniziative".