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Parte il corso di fotografia etica di Gtv tra globalizzazione e territorio

Il corso prevede la partecipazione di Alberto Prina, curatore del Festival della Fotografia Etica di Lodi e fotografo professionista, della freelance Elisa Vettori e Martina Belluto, antropologa visuale e dottoranda all'Università di Ferrara

Di Luca Andreazza - 28 febbraio 2018 - 12:26

TRENTO. Dopo aver ospitato le mostre fotografiche di Pablo Piovano e Giulio Piscitelli, ma anche il convegno di Geremia Gios sul tema dei pesticidi, la kermesse 'Trova il mondo in Trentino' targata Gtv-Gruppo trentino di volontario prosegue a pieno ritmo. 

 

E’, infatti, in partenza un nuovo corso di fotografia che si pone l'obiettivo di sensibilizzare e attivare il pensiero critico sul tema delle interconnessioni attraverso le immagini. 

 

"L'intendo di questo progetto - spiega Francesca Anzi, coordinatrice di Gtv - è quello di rendere i cittadini partecipi sulla globalizzazione, che non è solo un fenomeno in atto ma anche una possibilità di stimolare il pensiero e l’azione nell'aprirsi a nuovi orizzonti".

 

Il corso 'Fotografa il mondo in Trentino' abbina cultura e tecnica. "Cerchiamo - aggiunge la coordinatrice - di aiutare i partecipanti a analizzare i propri scatti e approfondire la conoscenza del linguaggio fotografico".

 

Un linguaggio universale, quello della fotografia, che può emozione e colpire, così come far riflettere sulle dinamiche attualmente in atto. Gli obiettivi del corso sono avvicinare i partecipanti alla fotografia sociale,  introdurre elementi della storia della fotografia sociale e offrire spunti di approfondimento sul significato delle interconnessioni.

 

Il corso inoltre spiega le tecniche di base come scatto, metodologia e scelta delle immagini per raccontare la contemporaneità. 

 

Il corso di 24 ore dal 10 marzo al 21 aprile prevede di trattare temi quali il linguaggio fotografico come strumento di comunicazione e conoscenza del mondo, la tecnica dallo scatto alla composizione, la fotografia di persone e momenti dalle modalità di relazione, alle indicazioni legislative, la storia della fotografia sociale e la metodologia della scelta fotografica.

 

Durante il corso verranno inoltre offerti quattro case history rispetto al tema Interconnessioni di quindi minuti, mentre quattro esperti interverranno per stimolare riflessioni sui concetti e gli oggetti del tema trattato e offrire spunti e pillole per la partecipazione al concorso 'Trova il mondo in Trentino' che costituirà la parte centrale della kermesse.

 

"Alla fine di questo percorso - prosegue la numero uno di Gtv - è inoltre garantito l’accompagnamento ai singoli partecipanti per la presa visione delle foto fatte da parte del formatore".

 

Il corso è aperto a tutti fino a 20 persone (Qui info e iscrizioni. Le lezioni si terranno al Centro di Cooperazione Internazionale in Vicolo San Marco 1 a Trento, la quota di 90 euro comprende anche un pasto previsto per il 24 marzo. Non è richiesta alcuna attrezzatura tecnica specifica. Si consiglia di reperire, se non già in possesso, un telefono con camera integrata o macchina fotografica compatta).

 

I formatori coinvolti in questa esperienza sono figure di spicco del calibro come Alberto Prina (curatore del Festival della Fotografia Etica di Lodi e fotografo professionista), la freelance Elisa Vettori, la quale si occupa di reportage e fotografia documentaristica e Martina Belluto, antropologa visuale e dottoranda all'Università di Ferrara.

 

In 'Trova il Mondo in Trentino' abbiamo coinvolto un partner importante: il Festival della Fotografia Etica. Tra gli scopi della kermesse c'è quello di proporre al grande pubblico progetti di carattere foto-giornalistico che trattano contenuti di rilevante impatto etico e portare attenzione su tematiche spesso dimenticate, realtà lontane, uomini e donne altrimenti invisibili. 

 

Nelle prossime settimane si aprirà quindi il concorso che mette in palio un'attrezzatura fotografica, ma soprattutto un viaggio in SerbiaMozambico o Vietnam. Le dieci opere più interessanti giunte al concorso costituiranno l'ossatura per una mostra da allestire in spazi aperti in città. Le stesse fotografie verranno inoltre utilizzate come immagini per cartoline già pre-affrancate che saranno distribuite ai passanti.

 

"L'obiettivo - conclude Anzi - è, infatti, quello di sensibilizzare e attivare un pensiero critico sul quotidiano sempre più frenetico, globale e interconnesso".

 

 

 

 

 

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