Droghe tra i giovani, con il progetto ''Scuole sicure'' stanziati 48.000 per educare alla legalità
L'iniziativa, finanziata dal ministero per l'Interno, ha avuto l'ok del Commissariato del governo. Coinvolgerà i docenti per la sensibilizzazione dei ragazzi contro spaccio e assunzione di stupefacenti

TRENTO. Si chiama "Scuole sicure" l'iniziativa in arrivo con l'obiettivo di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti fuori dagli edifici scolastici.
Un progetto che risponde a una preoccupazione e a un'attenzione crescente da parte delle forze dell'ordine. Tra settembre e dicembre dello scorso anno, polizia locale, carabinieri e guardia di finanza, si sono mobilitati per presidiare le entrate e le uscite di nove istituti. Effettuati anche dei controlli a sorpresa in molte scuole superiori da parte dell'unità cinofila, più sei interventi che hanno richiesto la collaborazione di 24 agenti, per un totale di 120 ore di servizio.
Nel 2019, invece, i controlli sono proseguiti nei parchi pubblici, impegnando per 64 ore totali 14 agenti. Del 13 giugno scorso è, in questo contesto, l'approvazione da parte del Commissariato del governo, del progetto "Scuole sicure", finanziato dal ministero dell'Interno con un fondo di 48.000 euro.
Il progetto ha come obiettivo non solo l'intensificazione e il rafforzamento dei controlli rispetto all'anno precedente, ma anche e soprattutto la diffusione della formazione e della sensibilizzazione in merito tra i giovani. Si vuole insomma educare alla legalità quanti più studenti possibile nelle scuole.
Tutto ciò in collaborazione con i docenti: in virtù del loro ruolo di educatori saranno chiamati ad affrontare il tema con i ragazzi. Ai docenti verranno proposti corsi di formazione, per la prevenzione e la comunicazione. Saranno poi loro, secondo gli obiettivi del progetto, a cercare di trasmettere ai giovani il valore della legalità.
Ma non è finita qui: non si parla solo di personale e di corsi formativi. Lo stanziamento previsto dall'iniziativa servirà all'acquisto di nuovi mezzi e attrezzatura per la polizia locale, tra cui un nuovo veicolo per il trasporto di persone in stato di fermo, dotato di cella di sicurezza.