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Le "Sardine" arrivano a Trento: in 48 ore sono quasi 4.000 e sono pronte a scendere in piazza
Numeri importanti, quelli delle Sardine trentine. Lorenzo Lanfranco: "Siamo un banco: cerchiamo di essere un gruppo coeso di persone che credono in qualcosa che va al di là delle bandiere. In piazza, bandiere, non ne vogliamo vedere"

TRENTO. In poco più di un giorno il gruppo Facebook ha raccolto oltre 3.500 iscritti. Numeri impressionanti, quelli di "Sardine per Trento" (QUI PAGINA) che, ora, sono pronte ad invadere le piazze cittadine.
Tutto parte da Bologna dove il cosiddetto "movimento delle sardine" (che, in realtà, movimento non è) ha portato in piazza migliaia e migliaia di persone. Le “sardine” sono il simbolo scelto per mostrare opposizione e dissenso al leader della Lega, in Emilia-Romagna in quei giorni per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020. L'iniziativa è stata lanciata su Facebook da quattro amici, poco più che trentenni e, ora, il grande banco delle sardine si sta muovendo, letteralmente, in tutta Italia. (Anche) per questo è stata aperta la pagina ufficiale "Seimila sardine": insomma, si vuole fare rete (QUI PAGINA).
"Siamo tutti privati cittadini, che si sono uniti per esprimere il proprio dissenso rispetto ad una linea di pensiero che non condividiamo e che si sta sempre più diffondendo", spiega Lorenzo Lanfranco, uno degli amministratori del gruppo Facebook. "Siamo nati per esprimere solidarietà agli amici bolognesi. Vogliamo poi contrastare i valori a noi opposti".
Tra il 2 e l'8 dicembre le Sardine di Trento scenderanno in piazza. "Stiamo ancora organizzando e non abbiamo una data precisa, per ora. Ci piacerebbe portare in piazza migliaia di persone. Sarà una festa in cui ciascuno, come privato cittadino, potrà esprimere le proprie idee e il proprio punto di vista". Ognuno realizzerà, e porterà con sé in piazza, una sardina. Proprio come a Bologna.
"Non scenderemo in piazza 'contro' qualcuno, ma perché, pur avendo formazioni e idee diverse, noi sardine condividiamo dei valori, è questo che ci tiene uniti".
Su una cosa, però, le Sardine hanno le idee chiare: non vogliono, assolutamente, che "qualcuno ci metta il cappello sopra". Il gruppo, per sua stessa definizione, è apartitico (ma non apolitico).
Quando a Lorenzo si chiede ragione di questo successo (insomma, sfiorare le 4.000 adesioni in due giorni non è cosa da poco), risponde così: "Anche se sono due cose diverse, credo che si possa paragonare al movimento Fridays for Future. Una goccia che fa partire un'onda. Sapevamo che le sardine sarebbero arrivate anche in Trentino. Semplicemente, siamo stati più veloci di altri ad aprire questo gruppo (ride, ndr). Ci aspettavamo una risposta importante ma, se devo essere sincero, non a questo livello".
Insomma, i numeri per riempire le piazze, se questa è la premessa, ci sono tutti. E ad aiutare le "Sardine per Trento" nell'organizzazione ci sono anche i ragazzi di Bologna con cui il gruppo ha già preso contatti.
"Siamo come le sardine, siamo un banco: cerchiamo di essere un gruppo coeso di persone che credono in qualcosa che va al di là delle bandiere. In piazza, bandiere, non ne vogliamo vedere. Quello che facciamo è cercare di essere uniti nelle nostre differenze, ed è questo il bello", conclude Lorenzo Lanfranco.