''Massimo sforzo'' per le ricerche di Marco Boni: ''Non si esclude nessuna pista''. Ecco la lettera dei compagni di classe
Dal vertice avvenuto questa mattina al Commissariato di Trento si è deciso di implementare gli sforzi. I compagni di classe scrivono una lettera a Marco: "Desideriamo profondamente di riaverti presto tra noi, perché, nella tua singolarità, sei insostituibile"

TRENTO. “Massimo sforzo nelle ricerche senza escludere alcuna pista”, questo il messaggio che è uscito questa mattina dal vertice che si è tenuto al Commissariato del Governo per fare il punto sulle ricerche di Marco Boni, il 16enne scomparso venerdì pomeriggio da Riva del Garda.
A prendere parte all'incontro tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine e i rappresentanti dei vigili del fuoco e del soccorso alpino.
“Abbiamo concordato – ha spiegato il vicario del prefetto, il dottor Domenico Lione – di proseguire le ricerche con il massimo sforzo senza escludere alcuna pista”. Proprio per questo, nel corso della riunione, si è deciso di incrementare l'utilizzo delle unità cinofile con l'intervento coordinato e simultaneo della Guardia di Finanza, la polizia di Stato, i carabinieri, i vigili del fuoco, il soccorso alpino e l'utilizzo dei droni.
“Sarà una ricerca approfondita – spiega Lione – che prende le mosse da alcune zone ritenute più probabili che il ragazzo conosceva. Stiamo parlando di aree vicino a Riva del Garda”.
Si stanno inoltre setacciando le immagini delle telecamere dei più grossi snodi viari presenti sul territorio per cercare di individuare qualche passaggio di Marco. Oltre a questo prosegue l'importante lavoro di indagine delle forze delle ordine anche attraverso le testimonianze dei compagni di scuola e i conoscenti del giovane.
Le foto di Marco Boni e le ricerche sono state diramate anche nelle provincie limitrofe a partire da Verona, Bolzano e Brescia.
Proseguono, intanto, gli appelli sui social network. Da parte dei compagni di classe di Marco è stata pubblicata sul sito internet del liceo Maffei di Riva del Garda lettera che qui riportiamo integralmente.
Caro Marco,
speriamo che tu possa leggere questa lettera al più presto. Ti scriviamo per farti sapere che, dovunque tu sia, noi ci siamo. Ci siamo ora come ci siamo sempre stati nel corso di questi tre anni. Stiamo vivendo con te quello che probabilmente è considerato il periodo più difficile e significativo della nostra vita.
Fin da subito ti sei distinto per il tuo spirito anticonformista, non ti preoccupava il fatto di andare controcorrente, anzi ti è sempre piaciuto essere al centro dell’attenzione proprio come un vero leader.
Per noi sei sempre stato la colonna portante della classe; ti sei sempre preso carico di soddisfare le nostre richieste in qualità di rappresentante, accompagnandole con la tua tipica frase: “Ambasciator non porta pena”.
Ti sei sempre presentato con la tua originalità, andandone anche fiero, facendo in modo che per noi diventasse la normalità. Sei riuscito a farti voler bene e a farti apprezzare proprio per quelle tue caratteristiche.
Si sente la mancanza delle tue battute spiritose dette al momento giusto, il tuo solito augurio in francese prima delle verifiche, delle partite a poker durante la ricreazione e di quelle a carte durante le ore di supplenza e nelle assemblee di classe.
Non pensare però che di te ci importi solo il tuo modo d’essere, di parlare, di vestire, delle tue ampie conoscenze, ma ti vogliamo bene e siamo preoccupati per te perché sei Marco, nostro amico da tre anni, sei una persona che vive, con le sue emozioni, i suoi pregi e i suoi difetti. Non ci importa ciò che fai e come vuoi sembrare, ci importa di Te.
Ora ci auguriamo che tu stia bene e che tu, per quanto sia possibile, sia sereno. Nel frattempo tutti quanti qui sentiamo molto la tua mancanza e desideriamo profondamente di riaverti presto tra noi, perché, nella tua singolarità, sei insostituibile.
Un forte abbraccio, la tua classe.

(Una foto di classe con Marco Boni)