


Coronavirus in Trentino, 8 casi a Tesero. I 36 Comuni del [...]

Ponte Caffaro, i prefetti chiedono di valutare la [...]

Coronavirus, in Veneto oltre 1400 studenti positivi e [...]

Tragedia in galleria, due fratelli si schiantano con la [...]

Lanciano sassi dal cavalcavia, colpite tre auto. Fermati [...]

Tragico schianto in galleria, due fratelli erano sulla [...]

Stupro di gruppo, cinque calciatori di una squadra [...]

"Sarai sempre nettare per i miei pensieri ed esempio di [...]

Coronavirus in Trentino, 104 positivi e 4 morti: una [...]

Tragedia a Trento, incidente motociclistico: un morto e [...]
Coronavirus, la Liguria vieta agli albergatori di accogliere i turisti: “Chi arriva dalle zone arancioni è obbligato a restare in casa”
Chi entra in Liguria dalla Lombardia o dalle altre 14 province delle zone arancioni dovrà rispettare le stesse norme in vigore in quelle zone. Il presidente della Liguria Giovanni Toti: “Sono misure di buonsenso e inevitabili per cercare di limitare la diffusione del virus”

GENOVA. Anche la Liguria ha scelto di chiudere le porte ai turisti, almeno a quelli che provengono dalle così dette zone arancioni, ovvero l’intera Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli.
La decisione è stata presa dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che, dopo il fuggi fuggi generato dal decreto governativo con centinaia di persone che hanno letteralmente preso d’assalto le stazioni ferroviarie, nonostante gli appelli di alcuni governatori del Sud, è dovuto correre ai ripari.
L’ordinanza, che entrerà in vigore dalle 14 di lunedì 9 marzo, nasce proprio per contenere il più possibile gli spostamenti da e verso la Liguria: “Tutti coloro che arrivano dalle zone segnalate dal Decreto del Governo, cioè la Lombardia più 14 province – spiega Toti – hanno l’obbligo di applicare, anche se sono qui in Liguria, le stesse regole che avrebbero dovuto seguire nei loro comuni”.
In pratica chi in questi giorni è “fuggito” da quelle zone verso le seconde abitazioni liguri è obbligato a restare a casa, non uscire e dichiarare la propria presenza sul nostro territorio. Inoltre gli albergatori hanno il divieto di ospitare le persone che arrivano dalle zone arancioni “a meno che non si trovino qui per ragioni di lavoro” specifica il presidente della Liguria.
“Sono misure di buonsenso e inevitabili per cercare di limitare, per quando possibile, la diffusione del virus ed evitare immagini come quelle che abbiamo visto in questi giorni, con spiagge, passeggiate e strade affollate come se fosse festa”, ha detto Toti. Il presidente della Liguria ha poi concluso: “Tutelare la vostra salute è la nostra priorità e stiamo cercando di mettere in campo ogni misura possibile, ma ciascuno di voi deve fare la propria parte, questo è il momento della prudenza e della pazienza”.
In Liguria i contagiati dal coronavirus sono saliti a 78, Imperia, Savona, Genova e La Spezia le provincie colpite, mentre nel resto del paese si sono verificati 7.375 casi totali (attualmente 6.387 positivi), di cui 662 dimessi o guariti e 366 decessi.