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Coronavirus, l'Alto Adige pensa a riaprire ma la situazione è difficilissima: altri 11 morti, 410 positivi e 2 ricoveri in più in terapia intensiva
Questo pomeriggio sono attesi gli annunci del presidente della Provincia che, dopo lo screening di massa, voleva dare un segnale alla popolazione tornando ad aprire alcune attività. Ma il quadro del contagio resta nero

BOLZANO. L'Alto Adige si appresta ad allentare le misure restrittive, pare già da lunedì, ma la curva del contagio resta altissima e la situazione continua ad essere drammatica. I nuovi contagi rilevati quest'oggi sono 410 con soli 2.301 tamponi effettuati, il che porta a sopra il 17% il rapporto contagi/tamponi (ieri era calato al 13,8% dato comunque alto se lo si paragona con quello del vicino Trentino che però è riuscito da settimane a ''calmierare'' il numero di positivi QUI ARTICOLO superando raramente il 7% di rapporto).
E poi, purtroppo, si registrano altri 11 decessi e altre due persone sono finite in terapia intensiva (per un totale di 42). I decessi in questa seconda ondata sono 225 mentre il totale da inizio epidemia sale a 520. Insomma il quadro resta davvero pesante anche se si alleggerisce il peso sui reparti ospedalieri (ci sono 20 pazienti in meno e dai 280 posti letto occupati ieri oggi se ne contano 260) mentre restano stabili i ricoveri nelle strutture private convenzionate.
I laboratori dell'Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.301 tamponi e a livello provinciale ad oggi (27 novembre) sono stati effettuati in totale 304.527 tamponi su 147.068 persone.
Oggi sono attesi annunci da parte del presidente Kompatscher in merito alle restrizioni. L'Alto Adige per il ministro Speranza resta zona rossa (e con questi dati difficilmente potrebbe essere così) ma Kompatscher, dopo l'operazione di screening di massa, vuole dare un segnale alla popolazione e tornare ad aprire negozi e scuole (fino alle medie) già da lunedì. Ad oggi sembra un'operazione molto pericolosa ma si vedrà quali saranno le scelte della politica.
I numeri in breve:
Tamponi effettuati ieri (26 novembre): 2.301
Nuovi casi positivi: 410
Numero delle persone testate positive da PCR al coronavirus: 22.663
Numero complessivo dei tamponi effettuati: 304.527
Numero delle persone sottoposte al test PCR: 147.068 (+553)
Pazienti Covid-19 ricoverati nei normali reparti ospedalieri: 260
Pazienti Covid-19 ricoverati nelle strutture private convenzionate: 154
Pazienti Covid-19 in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes: 107 (96 a Colle Isarco e 11 a Sarnes)
Numero di pazienti Covid ricoverati in reparti di terapia intensiva: 42
Decessi complessivi (incluse le case di riposo): 520 (+11)
Persone in isolamento domiciliare: 8.937 (delle quali 11 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta)
Persone che hanno concluso la quarantena e l'isolamento domiciliare: 48.965 (delle quali 1.499 di ritorno da Croazia, Grecia, Spagna o Malta)
Persone alle quali sinora sono state imposte misure di quarantena obbligatoria o isolamento: 57.902
Persone guarite: 10.660 (+366). A queste si aggiungono 1.323 (+16) persone che avevano un test dall'esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate negative al test. Totale: 11.983 (+382)
Dati dei collaboratori/collaboratrici risultati positivi: Dopo l'ultimo calcolo, avvenuto il 14.11., in data 25.11. è stata effetuata una rilevazione che ha potato al seguente risultato: Collaboratori/collaboratrici dell'Azienda sanitaria positivi al test: 1.083, di questo 477 guariti. Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici di guardia medica positivi: 36, di questi 30 guariti