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Coronavirus, sul Garda si teme il pienone, i sindaci: “Facciamo appello alla responsabilità ma i controlli saranno serrati”
Complice il tempo clemente sul lago Garda si attende il primo weekend dopo la Fase 2, l’appello unanime dei sindaci: “Ora più che mai è importante rispettare le regole, ci rivolgiamo alla coscienza e responsabilità dei cittadini, ma i controlli saranno stringenti”

ALTO GARDA. Con l’avvio della cosiddetta Fase 2 molte delle restrizioni in vigore in precedenza sono venute meno, così dal 4 maggio un po’ in tutta Italia si può tornare ad uscire di casa anche per svolgere attività motoria, in certi casi anche uscendo dal territorio del proprio comune. Trentino, Lombardia e Veneto ad esempio hanno dato il via libera alle passeggiate purché si indossino le mascherine, i sindaci di alcune zone a forte vocazione turistica però, in vista del prossimo weekend, temono il pienone.
In particolare nella zona del lago di Garda sono state riaperte gran parte delle ciclabili e passeggiate attorno alle sponde del bacino, stesso discorso per i parchi pubblici (solo in alcuni comuni della Lombardia restano chiusi con ordinanze ad hoc). Sulla sponda trentina del Garda resta chiusa la ciclabile che costeggia il Monte Brione ma solo per il pericolo di caduta massi (QUI articolo). Chiuse praticamente su tutto il territorio le aree gioco anche se all’interno di parchi pubblici.
A preoccupare però è la possibilità che si creino degli assembramenti o che le persone non rispettino le norme di sicurezza, soprattutto nelle zone dove l’affluenza sarà maggiore per questo alcuni sindaci si rivolgono direttamente ai cittadini chiedendo uno sforzo e facendo appello al buon senso: “L’emergenza è tutt’altro che finita – osserva il sindaco di Arco Alessandro Betta – in questo momento è importante non abbassare la guardia”. Anche se, come osserva lo stesso sindaco è vero che questo sarà il primo weekend della fase 2, ma è altrettanto vero che le aperture sono entrate in vigore da alcuni giorni e, salvo qualche eccezione, non ci sono stati grandi problemi.
Dal canto suo il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi, afferma: “Certo un po’ di preoccupazione c’è, nel senso che le ordinanze ci sono e man mano che si apre lo si fa con prudenza nella speranza che non ci siano comportamenti che ci fanno tornare indietro”. Anche in questo caso le raccomandazioni sono rivolte direttamente alla cittadinanza affinché si comporti in modo responsabile in questa fase cruciale “per certi aspetti più delicata della Fase 1 quando gli spostamenti erano molto limitati”, ricorda Morandi.
Su una cosa i sindaci sono assolutamente concordi: ci saranno più controlli e se necessario anche qualche sanzione. “Sicuramente chiederemo alle forze dell’ordine di intensificare i controlli – afferma Morandi – per verificare che le varie ordinanze vengono rispettate”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino arcense: “Se vogliamo in questi primi giorni di apertura ho notato che alcune persone la stanno prendendo un po’ alla leggera, sottovalutando il rischio di un ritorno de contagi, anche per questo sarà fondamentale controllare”. I cittadini dunque sono avvisati, “andrà tutto bene” a patto che tutti facciano la loro parte rispettando le regole.