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Il bonus per le partite Iva anche a 5 deputati. L’ira di Fico: “Vergogna, restituiscano tutto e chiedano scusa”
Da quanto trapela si tratterebbe di tre deputati della Lega, un pentastellato e pure un esponente di Italia Viva. Il presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto di restituire quanto percepito: “È una questione di dignità, in quanto rappresentanti del popolo abbiamo degli obblighi morali”

ROMA. Il caso è stato sollevato da Repubblica che, stando a quanto ricostruito, ha scoperto come fra le tante partite Iva che hanno beneficiato del bonus stanziato dal Governo Conte ci sarebbero stati anche cinque deputati.
Sempre stando a quanto riportato dal quotidiano si tratterebbe, ma il condizionale in questi casi è d’obbligo, di tre parlamentari della Lega di Matteo Salvini, uno del Movimento 5 Stelli di Luigi di Maio e infine pure un esponente del partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Questi deputati, oltre al compenso netto che supera i 12mila euro avrebbero intascato anche il doppio bonus per le partite Iva in difficoltà, 600 euro poi aumentati fino a 1000.
Praticamente tutti i leader dei partiti rappresentati in parlamento hanno condannato il gesto: “È una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite iva – ha tuonato il presidente della Camera Roberto Fico – questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. È una questione di dignità e di opportunità. In quanto rappresentanti del popolo – ha aggiunto – abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. È necessario ricordarlo sempre”.
I soggetti coinvolti sarebbero tutti in possesso di regolare partita Iva, liberi professionisti e co.co.co. in questo modo avrebbero “aggirato” le regole, senza però infrangere la legge visto che per ottenere il bonus c’erano poche condizioni e non serviva dimostrare di essere stati danneggiati direttamente dal lockdown.
Eppure, nello stesso modo potrebbero aver agito altri rappresentati che siedono nelle varie istituzioni, dai consigli comunali a quelli regionali e provinciali, persone che di fatto percepiscono già un lauto contributo e di certo non avrebbero avuto bisogno del bonus. Insomma, una brutta vicenda che non aiuta a restituire un’immagine dignitosa della politica.