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La Corte dei conti ''scagiona'' Comune e dirigente per i finanziamenti all'Apt: ''Esclusa responsabilità per accertata insussistenza del danno''
E’ stato inoltre pienamente dimostrato in giudizio che i contributi concessi dal Comune all'Apt sono stati dall'Azienda correttamente destinati all'attività istituzionale. ''Non c'è la violazione degli obblighi di servizio, il dolo e la colpa grave"

TRENTO. La Corte dei conti ha assolto la dirigente comunale Clara Campestrini escludendo qualsiasi ipotesi di danno erariale per le casse comunali. Palazzo Thun si è sempre dimostrata piuttosto tranquilla, ora è arrivata la sentenza che chiude la vicenda.
I finanziamenti concessi all’Azienda per il turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi sono stati erogati in base alla normativa comunale vigente, rispettando puntualmente e rigorosamente la procedura prevista. "Siamo soddisfatti per l'assoluzione - commenta Roberto Stanchina, vice sindaco del Comune di Trento - la correttezza delle procedure è stata confermata. Non avevamo dubbi e siamo molto soddisfatti anche per la dirigente".
E’ stato inoltre pienamente dimostrato in giudizio che i contributi concessi dal Comune all'Apt sono stati dall'Azienda correttamente destinati all'attività istituzionale.
La Corte dei Conti con la sentenza depositata il 30 ottobre 2020 "esclude la responsabilità amministrativa per accertata insussistenza del danno, (..) la violazione degli obblighi di servizio, il dolo e la colpa grave" e dispone anche il rimborso delle spese legali.
La dirigente era stata citata per un danno erariale da 560 mila euro. Le indagini sono partite a metà ottobre scorso (Qui articolo), quando la procura aveva contestato una carenza di documentazione contabile e la destinazione delle spese: in pratica l'accusa era quella di non distinguere le risorse utilizzate per attività istituzionali, e che sono ammesse, da quelle commerciali per le quali la legge non permette di utilizzare fondi di derivazione pubblica.
Nel mirino del pm i contributi erogati dall'amministrazione dal 2015 per un danno erariale da 560 mila euro in cinque anni. Importi importanti ma a fronte di un bilancio da oltre 3 milioni all'anno. L'Azienda per il turismo è un ente formalmente privato, gli enti pubblici detengono circa il 17% delle quote, il Comune di Trento incide per il 7%.
Un milione e mezzo proviene dalla Provincia, ma in quella sede non sarebbero emersi problemi in quanto le procedure di controllo sarebbero più stringenti e dettagliate. Ora si è chiusa anche questa partita a livello comunale: non c'è danno erariale, le procedure sono state seguite correttamente.