Coronavirus, Fugatti: ''Fornitura di vaccini in arrivo entro fine marzo''. Segnana: ''Si continuano a privilegiare gli anziani, anche per alleggerire la pressione sugli ospedali''
Il Trentino è stato classificato in zona arancione. L'Rt provinciale si attesta a 1,1 ma l'incidenza del contagio è alta. A oggi sono 50.776 le dosi somministrate in Trentino di cui 17.776 sono seconde dosi, sono 7.201 gli ospiti di residenze per anziani vaccinati, richiami compresi

TRENTO. "Ci è stato confermato che entro la fine di marzo ci sarà un'importante fornitura di vaccini a livello nazionale e poi si prevede la distribuzione locale". Queste le parole di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, che aggiunge: "I numeri ci verranno confermati nei prossimi giorni e organizzeremo la campagna di conseguenza".
Il Trentino è stato classificato in zona arancione. L'Rt provinciale si attesta a 1,1 ma l'incidenza del contagio è alta (Qui articolo). A oggi sono 50.776 le dosi somministrate in Trentino di cui 17.776 sono seconde dosi. Sono 7.201 gli ospiti di residenze per anziani vaccinati, richiami compresi (Qui articolo).
"La vaccinazione - dice Fugatti - viene predisposta in base al tipo di prodotto che arriva, che è in linea di massima quello di Astrazeneca. Il ministro Roberta Speranza ha detto che lavora perché possa essere somministrato a tutte le fasce d'età e non solo agli under 65. Se questa disposizione venisse confermata, organizziamo gli slot di conseguenza. In aprile terminiamo la campagna sugli over 80, quindi iniziamo conseguentemente con altri piani. E' stato chiesto di poter valutare di utilizzare quello di Pfizer con una dose sola: l'Apss crede in questo perché si potrebbe inoltre vaccinare un numero maggiore di persone. Il governo valuta come procedere su questo tema".
Confermata inoltre l'intenzione di proteggere gli anziani. "Se una persona ha avuto il Covid entro 90 giorni - conclude l'assessora Stefania Segnana - le indicazioni sono di aspettare per la somministrazione. Se l'infezione è antecedente, può ricevere una sola dose. In questo modo si avrebbe una maggiore disponibilità di vaccini. Il ministero ha inoltre confermato l'importanza di mettere in sicurezza le fasce più fragili. Oltre la metà dei decessi riguarda over 80 e inoltre così si può alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie".
Il ritmo della campagna appare un po' a rilento e sono numerose le categorie che premono per chiedere un'accelerazione e piani più chiari nella somministrazione (Qui articolo).