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Variante sudafricana, doppio test pcr e obbligo di tampone per entrare e uscire. Il distretto di Schwaz “blindato” per fermare il contagio
Test pcr obbligatori per due volte, chiusura delle scuole e delle attività commerciali e obbligo di mascherina Ffp2. Le autorità tirolesi prendono ulteriori misure di fronte alla grande circolazione del virus e della mutazione sudafricana. A preoccupare in particolare il distretto di Schwaz

INNSBRUCK. Test pcr obbligatori, chiusura dei confini comunali, chiusura delle scuole e delle attività commerciali per una settimana e obbligo di mascherina Ffp2 a Mayrhofen e in altre comunità nel distretto di Schwaz. La variante sudafricana continua a preoccupare in Tirolo. Se nel corso della settimana passata il contagio aveva raggiunto oltre 500 casi tra confermati e non, con pazienti tra l'altro re-infettati dalla mutazione del Covid, la situazione pare in continua evoluzione.
Oltre all'obbligo di presentare un tampone per poter uscire dal territorio del Land, nelle ultime ore le autorità del distretto di Schwaz, tra le zone più colpite in assoluto, hanno deciso di disporre misure ad hoc per alcuni Comuni. In particolare, a finire sotto la lente è il Comune di Mayrhofen, per cui le autorità politiche locali e tirolesi e la task force istituita a Innsbruck per combattere il virus hanno deciso una campagna di screening da effettuare con i test pcr.
Una grande quantità di tamponi è stata messa a disposizione dei cittadini della comunità di Mayrhofen, che dovranno sottoporsi ad un test pcr obbligatorio 2 volte nei prossimi giorni, così da intercettare eventuali asintomatici. Dalla giornata di giovedì 25 febbraio sarà possibile farsi testare e per uscire dal territorio comunale sarà necessario presentare un test negativo svolto almeno 72 ore prima – misura simile è in vigore nei Comuni altoatesini divenuti “zone rosse” proprio a causa dell'individuazione di casi di variante sudafricana.
In giro per il territorio comunale sarà nondimeno obbligatorio l'utilizzo della mascherina Ffp2. Scuole e asili rimarranno chiusi fino a mercoledì 3 marzo, così come i negozi di vendita al dettaglio. Tutte le funzioni religiose, infine, si svolgeranno in via telematica.
Misure ulteriori sono state inoltre estese all'intero distretto di Schwaz. Qui la strategia delle task tirolese consiste nel testare il più possibile, due volte nel giro di pochi giorni proprio per vedere se ci sia stata un'infezione. “Ciò è particolarmente importante perché attualmente 238 persone sono attivamente positive nel distretto di Schwaz, di cui circa 100 asintomatiche. Colo con i test possiamo quindi rilevare e interrompere queste fonti di infezione”, ha detto il capo della task force tirolese contro il Coronavirs Elmar Rizzoli.
A supportare questa campagna, i membri delle Camera di Commercio tirolese hanno deciso di intensificare l'attività di testing dei propri dipendenti con test antigenici rapidi, mentre le forze dell'ordine proseguono nei controlli di polizia per verificare che i severi provvedimenti vengano rispettati.