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Manca manodopera nel mondo delle costruzioni edili, dai falegnami agli idraulici ed elettricisti. Segatta: "Su 100 imprese circa la metà non è soddisfatta dell'offerta"
Sembra essere tanta la richiesta da parte delle imprese nel settore edile, per questo l'Associazione artigiani ha promosso 4 giorni di "Career Day" per far incontrare domanda e offerta sul territorio. Il presidente: "Il bonus 110 ha sicuramente inciso sulla filiera delle costruzioni, che si sono trovati con un boom di richieste e poco personale. Diminuiti anche gli iscritti nelle scuole professionali"

TRENTO. Manca manodopera nel mondo delle costruzioni edili, dai falegnami agli idraulici ed elettricisti. A dirlo è il presidente dell’Associazione Artigiani Trentino Marco Segatta. "Non possiamo nascondere che l'edilizia sia ripartita dal 2021, anche grazie al bonus 110. In questo momento ci troviamo a vivere un'inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa, avendo tanta richiesta da parte delle aziende", aggiunge.
Gli artigiani trentini cercano lavoratori, anche senza esperienza o specifica formazione: per agevolare l’incontro tra domanda e offerta, in collaborazione con l'Agenzia del Lavoro, l'associazione artigiani ha promosso 4 giorni di "Career Day" sul territorio, eventi di reclutamento e selezione di personale, dal 29 novembre fino al 7 dicembre. Sarà questo il futuro? "Una volta c'erano gli annunci sul giornale, ora proponiamo questo. I tempi cambiano".
Secondo i dati nazionali di Confartigianato riportati da Segatta,"su 100 aziende che ricercano lavoratori, il 46% di loro non è soddisfatto dell'offerta - dice-. Per non parlare delle attività specialistiche, come operai specializzati: in questo caso la percentuale sale a 60".
Come già accennato, al momento la richiesta sembra essere tanta, secondo quanto confermato da Segatta. "Il bonus 110 ha sicuramente inciso sulla filiera delle costruzioni, che si sono trovati con un boom di richieste e poco personale". Il motivo però della mancanza di manodopera, soprattutto specializzata, non è attribuibile soltanto a questo. "Sicuramente il mondo del lavoro e i tempi stanno cambiando - prosegue il presidente -. Se una volta si prendevano apprendisti e manovali, ora ci sono più indirizzi anche nelle scuole. Quindi si cercano anche persone più formate che però scarseggiano. Stanno diminuendo anche gli iscritti negli istituti professionali: ricordiamo che seguire questo tipo di percorso non significa non poter accedere poi a una formazione universitaria".
Segatta afferma anche che accanto al settore dell'edilizia anche quello del trasporto merci sta soffrendo."In generale a livello Trentino - conclude il presidente - possiamo dire che se fino a qualche anno fa c'era stata una riduzione nel numero di imprese, nel 2022 abbiamo avuto invece un incremento. Ora le aziende nell'edilizia sono cariche di lavoro".