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C'è Vladimir Luxuria? Niente contributi all'associazione, nemmeno se l'iniziativa è contro l'hiv
Il Raibow Festival, la due-giorni (6 e 7 luglio) organizzata dall'associazione Propositiv ha visto bocciata la sua richiesta di finanziamento (4 mila euro) dalla Commissione cultura. Il voto di Lega, FdI e CasaPound si è imposto grazie alle assenze della maggioranza. Pressione sul sindaco: "No all'omotransfobia"

BOLZANO. C'è Vladimir Luxuria? Niente soldi pubblici, nemmeno se l'obiettivo dell'iniziativa è quello di promuovere il contrasto della diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili che, stando ai dati, continua ad aumentare.
Il Raibow Festival, la due-giorni di festa (6 e 7 luglio) organizzata dall'associazione Propositiv che si terrà sui prati del Talvera, ha visto bocciata la sua richiesta di finanziamento (4 mila euro) all'amministrazione bolzanina. Anzi, dalla Commissione cultura.
Approfittando dell'assenza di molti della maggioranza, i consiglieri di Lega, Fratelli d'Italia e CasaPound si sono messi di traverso e in nome della battaglia contro il famigerato gender hanno detto che va bene parlare di hiv, al limite anche di diritti degli omosessuali, ma 'propagandare' il gender fatto carne - con una transgender sul palco - questo proprio no.
Perché è proprio Vladimir Luxuria il problema. Secondo i consiglieri, la scrittrice, opinionista ed ex parlamentare non può essere invitata a spese del Comune, nemmeno - come si scopre - se a lei non andrà nessun cachet ma soltanto il rimborso delle spese.
Propositiv è un'associazione che da 25 anni è presente in Sudtirolo, con l'obiettivo di fare prevenzione, di vincere la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. S', promuove anche i diritti delle persone omosessuali, ce l'ha scritto dentro lo statuto, anche perché - non dev'essere dimenticato - furono le associazioni omosessuali per prime, e più di tutte, a lottare contro l'hiv.
Toccherà ora alla Giunta del capoluogo altoatesino decidere se condividere o disattendere l'indicazione della Commissione cultura. "Se lo farà ci rivolgeremo alla Corte dei Conti", fanno sapere quelli di Fratelli D'Italia.
Ma sul sindaco fanno pressione anche le associazioni che difendono Propositiv. Su tutti l'associazone Centaurus, con Andreas Unterkircher che parla di "destra omofobica". Ma interviene anche l'Anpi con una lettera al sindaco Caramaschi.
"Auspichiamo che la Giunta comunale ribalti l’iniquo e preoccupante voto con cui una Commissione comunale ha bocciato il contributo al Rainbow Festival organizzato dall’Associazione Propositiv – scrive il presidente di Anpi Alto Adige Guido Margheri – perché tale decisione è stata motivata in modo del tutto arbitrario e in aperto contrasto con i fondamenti dello Statuto che recepiscono i principi della nostra Costituzione in materia di promozione del pluralismo e di rifiuto delle discriminazioni".
"La vera e propria ossessione omofobica di alcuni consiglieri comunali protagonisti della bocciatura - scrive Margheri - non può essere subita da un’istituzione che ha sottoscritto un formale protocollo di impegno contro l’omofobia, la transfobia e le discriminazioni”.