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Gios candidato presidente per Borga e Kaswalder: ''Ma restiamo pronti a discutere altri nomi''

Mentre il Pd di Muzio si condanna sempre più all'Antiferno dantesco il centrodestra è vitale e ha la forza di mettere in campo più proposte. Oggi Civica Trentina, Autonomisti Popolari e Rivoluzione Felice hanno ufficializzato il loro candidato. La Lega si è riunita con tutti gli altri partiti e movimenti

Di Luca Pianesi - 25 giugno 2018 - 20:49

TRENTO. Geremia Gios candidato presidente. Questo almeno per Civica Trentina, Autonomisti Popolari e Rivoluzione Felice (in altre parole Borga, Kaswalder e Gios stesso). Questa la proposta messa sul tavolo in vista della futura unificazione di tutto il centrodestra. Se il centrosinistra fatica ad aggregarsi e soprattutto non riesce ad avere il coraggio (il Pd su tutti) di esprimere un nome che non sia quello di Rossi condannandosi all'Antinferno dantesco, quello degli ignavi, di coloro verranno ricordati solo per aver deciso di non decidere, il centrodestra si mostra già capace di crescere ancora e con le idee ben chiare.

 

Alla fine sarà Fugatti il candidato presidente (salvo colpi di scena incredibili voluti direttamente da Roma) ma anche se piccolo, il trittico Civica, Autonomisti, Rivoluzione Felice si mostra capace lo stesso di presentare un suo candidato presidente autorevole come si conviene a chi in ogni caso non sta lì per fare il gregario. Il nome di Gios, infatti, è stato proposto ufficialmente al segretario della Lega Bisesti il quale oggi lo ha riportato agli altri alleati (Fratelli d'Italia, Agire, Forza Italia, Progetto Trentino, Associazione Fassa) e ai rappresentanti dell'Udc e quelli del centro di Renzo Gubert. Con loro la discussione è stata sul programma e sui confini della coalizione e non si è sciolto il nodo del nome ma che Borga e Kaswalder si mostrino pronti ad esibire un candidato credibile è comunque cosa degna di nota e di alto valore, anche politico. 

 

"Abbiamo proposto al segretario della Lega il nominativo che l’area territoriale di cui facciamo parte ritiene possa rappresentare al meglio il progetto politico cui stiamo lavorando da tempo - spiegano Borga e Kaswalder -. Un progetto politico che intende basarsi su un accordo programmatico tra il centrodestra nazionale ed una robusta area territoriale alternativa a chi ha governato per vent’anni il Trentino, che, a nostro avviso, potrebbe rivelarsi vincente, offrendo agli elettori trentini una proposta nuova, con cui in passato il centrosinistra non ha mai dovuto confrontarsi. Il nominativo proposto è quello del professor Geremia Gios, il quale può vantare un curriculum di tutto rispetto che crediamo possa rispondere al meglio al profilo che ampi settori della comunità trentina si aspettano".

 
Professore universitario a Trento, esperto ai massimi livelli nazionali di agricoltura di montagna, profondo conoscitore del mondo della cooperazione e cooperatore egli stesso (ad oggi è Presidente della Cassa Rurale di Rovereto), amministratore locale, settore in cui si è distinto per posizioni fortemente critiche nei confronti delle politiche della Provincia Gios ha risposto presente. "Siamo convinti - proseguono - di aver proposto un nominativo credibile, su cui potrebbero convergere anche ambienti che fino ad ora si sono riconosciuti in un modello che non pare più in grado di svolgere il ruolo “rassicurante” fino a ieri giocato". E qui il riferimento è all'area di centro e dei fantomatici civici che alla fine potrebbero pendere a destra lasciando Rossi e la sua coalizione soli.

 
"Abbiamo peraltro confermato anche la disponibilità ad individuare d’intesa con il centrodestra un diverso nominativo - concludono - che risponda comunque ai criteri di territorialità ben interpretati da Gios. Quella che noi poniamo è, infatti, una questione tutta politica e non personale. Attendiamo ora la risposta dei nostri interlocutori, confidando nel fatto che l’occasione che si presenta non andrà perduta". Insomma loro il nome ce l'hanno e si dicono pronti ad attirare nuovi consensi dietro la figura di Gios ma, allo stesso tempo, sono anche pronti a fare un passo indietro per il bene della coalizione. Insomma il centrodestra c'è, eccome, e mostra di avere ancora margini di crescita e capacità creativa.

 

Al centrosinistra e, soprattutto, al Pd del segretario Muzio invece pare non resti che vagar in "questo misero modo (ove) tengon l'anime triste di coloro che visser sanza infamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro delli angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé foro".

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