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Chiusure domenicali: “Possono aprire solo lo Shop Center e Cavalli”. Si teme una valanga di ricorsi
Secondo i giudici del Tar l’eventuale riapertura generalizzata potrà avvenire solo in seguito della pronuncia della Corte Costituzionale. Nel frattempo, per paura di una valanga di ricorsi, la Pat corre ai ripari pensando a delle deroghe da qui alla fine dell’anno

TRENTO. Il Tar si è espresso sull’interpretazione che la Giunta ha dato rispetto l’ultima sentenza pronunciata dallo stesso tribunale, circa la possibilità di estendere la riapertura anche agli esercenti che non avevano fatto ricorso (QUI articolo). Circostanza quest’ultima smentita dai giudici che hanno sottolineato che questo effetto potrà prodursi solo nel caso in cui la Corte Costituzionale rilevi l’incostituzionalità della legge provinciale sulle “chiusure domenicali” che a suo tempo il Tar aveva rinviato alla stessa.
In altre parole, almeno per il momento, possono riaprire solo le parti che hanno fatto ricorso, cioè: Consorzio Shop Center Valsugana, Consorzio Cavalli, Habitat Arredamenti di Cavalli Virginio Srl. Il rischio però, è che tutti gli altri esercenti rimasti esclusi, dai più grandi ai più piccoli, facciano ricorso al Tar per far valere i propri diritti. Anche perché nella pratica si è prodotto un doppio effetto escludente.
Intanto, pare che la Provincia sia corsa ai ripari concordando, con alcune delle amministrazioni comunali interessate, una serie di aperture in deroga come previsto dalla stessa legge. Da qui alla fine dell’anno (esclusa domenica 1 novembre), a Trento, Rovereto e Pergine-Valsugana i negozi potrebbero aver l’opportunità di restare aperti. Ad ogni modo i legali di diversi esercenti sono stati mobilitati. Il problema è solo posticipato, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.