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Concerto di Vasco Rossi, Ianeselli: “Serve trasparenza, vogliamo vedere i progetti. Finora dalla Provincia poche risposte”

Escludendo un incontro tecnico avvenuto poco dopo l’annuncio del concerto di Vasco Rossi i contatti fra Comune e Provincia si sono praticamente interrotti e l’amministrazione attende ancora di vedere i progetti. Ianeselli: “Per noi è molto importate capire quale sarà l’impatto che l’evento avrà sulla città”

Di Tiziano Grottolo - 30 settembre 2021 - 10:21

TRENTO. Il contro alla rovescia per il concerto di Vasco Rossi procede inesorabile. Mancano 8 mesi alla data del 20 maggio quando si terrà l’evento principale che porterà nel capoluogo, almeno stando alle previsioni della Provincia, circa 120mila persone. Eppure, i dubbi e le incertezze fin qui sollevati restano ancora tutti da risolvere. È in cerca di risposte anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. Infatti, escludendo l’incontro tecnico fra Comune e Provincia avvenuto poco dopo l’annuncio (che risale alla fine di luglio) i contatti si sono praticamente interrotti.

 

“Ci eravamo lasciati dicendo che ci saremo rivisti per ulteriori approfondimenti ma al momento il confronto non è avanzato”, conferma il primo cittadino. “Per noi è molto importate capire quale sarà l’impatto che il concerto avrà sulla città e ne discuteremo anche in Consiglio comunale ma abbiamo sollecitato la Pat per avere tutti gli elementi necessari per compiere le nostre valutazioni, proprio perché prendiamo la cosa molto sul serio”.

 

L’amministrazione del capoluogo da parte sua sta cercando di verificare le varie condizioni che impatteranno sulla zona e gli aspetti complessivi che coinvolgeranno la città come sicurezza, logistica, traffico e le ricadute sui vari servizi alle persone. Se in pochi giorni la popolazione della città arriverà a raddoppiare è evidente che non mancheranno i disagi, soprattutto se si arriverà impreparati all’appuntamento.

 

“Le ricadute positive sono chiare – prosegue Ianeselli – ma bisogna considerare anche gli aspetti negativi. Si tratta di un evento molto importante, nulla va lasciato al caso. Ovviamente non siamo contro il concerto di Vasco anche se tutto è stato deciso senza chiedere la nostra opinione”. L’orientamento dell’amministrazione comunale guarda anche all’immagine che si vuole dare del Trentino, più in linea con eventi sul modello de “I Suoni delle Dolomiti”, ma parafrasando il proverbio “quando si è in ballo, tocca ballare”.

 

Sullo sfondo resta anche l’incognita dell’Adunata dei Fanti che dovrebbe tenersi proprio negli stessi giorni del concerto. Un evento che potrebbe portare altre 20mila persone a Trento. “Da parte nostra resta la disponibilità per ospitare l’evento ma sarà la Provincia a dover fare le proprie valutazioni che dovranno poi essere comunicate agli organizzatori. Ripeto – conclude Ianeselli – stiamo parlando di un maxi-evento da 120mila persone, è il momento della trasparenza e di mettere sul tavolo i progetti perché per ora ciò che conosciamo è quello che abbiamo potuto leggere sui giornali”.

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