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Sanitari No-Vax, Segnana: “Inviate 117 note di sospensione, verifiche in corso su 800 operatori”. Cia: “Guai a sottovalutare le conseguenze sul sistema sanitario”

Sono ancora troppi i sanitari trentini che non si sono vaccinati, la situazione più grave nelle Rsa. L’allarme di Cia: “Grande preoccupazione per il carico di lavoro a cui i sanitari vaccinati saranno sottoposti in seguito alla sospensione dei loro colleghi”

Di Tiziano Grottolo - 08 settembre 2021 - 09:28

TRENTO. L’Azienda sanitaria trentina è alle prese con le sospensioni dei sanitari “No-vax”, cioè quegli irriducibili che, senza fornire una giustificazione valida, non hanno ancora provveduto a vaccinarsi. La questione però è anche politica. A tal proposito Claudio Cia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio provinciale ha interrogato l’assessora alla Salute leghista Stefania Segnana, sottolineando le possibili ripercussioni delle sospensioni sul sistema sanitario trentino.

 

“Le sospensioni che all’interno dell’Apss – ha osservato Cia – riguarderanno oltre centro professionisti, andando a gravare sui turni di lavoro di colleghi già provati dalle criticità dovute all’emergenza pandemica. La situazione è peggiore nelle Apsp dove alcune strutture sarebbero addirittura a rischio chiusura”. L’allarme peraltro è stato lanciato più volte anche dai sindacati (articoli QUI e QUI).

 

La settimana scorsa, tramite una nota, l’Azienda sanitaria parlava di 143 le persone non vaccinate fra i suoi dipendenti, suddivise in 58 operatori socio sanitari e 85 di altro profilo sanitario. Segnana (rispondendo a Cia) parla invece di 67  professionisti sanitari (infermieri ed altre figure) dipendenti a cui è stata inviata finora la nota di sospensione e altri 50 fra Oss, Aso e massofisioterapisti. Quest’ultima, riferisce sempre l’assessore, una criticità che sentita l’Apss risulta governabile. “Per quanto riguarda il mondo delle Rsa – prosegue – l’Azienda sanitaria ha inviato, in questi giorni, complessivamente 120 note agli Oss, distribuiti in 27 Rsa, e 26 note ai professionisti sanitari, distribuiti in 17 Rsa”.

 

Da quanto si apprende, l’Assessorato e l’Azienda sanitaria hanno incontrato i rappresentanti degli enti gestori delle Rsa, Upipa e Spes, per un aggiornamento rispetto alla situazione degli organici assistenziali a seguito delle sospensioni dall’attività di infermieri e Oss che non si sono ancora vaccinati e per valutare insieme quali soluzioni tecniche mettere in atto per affrontare le criticità in alcune strutture. “Con Upipa e Spes – aggiunge Segnana – si è concordato di istituire un tavolo tecnico per affrontare le situazioni più critiche, cui prenderà parte il direttore dell'Unità operativa di supporto Rsa dell’Apss, Enrico Nava, oltre ai direttori e ai legali rappresentanti delle strutture maggiormente sofferenti. È previsto un incontro di aggiornamento mercoledì 8 settembre”.

 

Eppure i motivi di preoccupazione non dovrebbero mancare visto che è sempre Segnana a sottolineare che “rimangono da verificare circa ulteriori 800 operatori che saranno invitati alla vaccinazione entro la fine di questo mese”. Certo questi numeri sono destinati a diminuire nel tempo ma a Piazza Dante dovrebbero far suonare più di qualche campanello d’allarme visto che la campagna vaccinale dei sanitari avrebbe dovuto concludersi da tempo.

 

Guai a sottovalutare le conseguenze sul sistema sanitario trentino”, la controreplica del consigliere di Fratelli d’Italia. Dalle dichiarazioni fornite dall’assessora durante il Question Time emerge inequivocabilmente come le sospensioni vadano a colpire in modo non trascurabile sia l’Azienda Sanitaria che l’Apsp. “Mi ha colpito soprattutto l’affermazione da cui traspare un’apparente tranquillità con cui l’Apss considera governabili le criticità generate dalle sospensioni”, afferma Cia. “A quanto mi risulta invece dalle testimonianze dirette di professionisti e sigle sindacali legate alla sanità vi è grande preoccupazione per il carico di lavoro a cui i sanitari vaccinati saranno sottoposti in seguito alla sospensione dei loro colleghi non vaccinati”.

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