Il dolce tipico del Trentino? Arriva dalla Mesopotamia, ecco l'origine dello strudel
Il Ristorante birreria Forst racconta la storia della celebre prelibatezza avvolta in pasta sfoglia, arrotolata e farcita con mele, pinoli, uvetta e cannella è infatti famosa in tutto il mondo. Ma quali sono effettivamente le sue origini?

TRENTO. Quando si parla degli squisiti dolci tipici dell’area trentina, altoatesina, austriaca e tedesca è impossibile non parlare, o comunque non accennare, del famosissimo strudel di mele: una vera e propria istituzione culinaria e dolciaria.
La celebre prelibatezza avvolta in pasta sfoglia, arrotolata e farcita con mele, pinoli, uvetta e cannella è infatti famosa in tutto il mondo, ma quali sono effettivamente le sue origini? Siamo proprio sicuri che esse siano puramente ascrivibili alle aree in cui viene consumato maggiormente?
"Contrariamente a quello che si potrebbe pensare - dice Nicola Malossini, titolare del Ristorante birreria Forst - lo strudel di mele non è affatto originario dell’area austriaca oppure italiana settentrionale, ma bensì di quella mesopotamica molti secoli fa. Sembra infatti che attorno all’VIII secolo a.C. la popolazione degli Assiri utilizzasse già un dolce con sottili strati di sfoglia farcito con miele e noci".
Anche gli antichi greci, già attorno al III secolo a.C., così come i “vicini” turchi avevano qualcosa di simile nei loro gustosi ricettari tipici. All’epoca i pasticceri turchi erano soliti preparare dei piccoli dolci arrotolati oppure a strati, con una pasta molto semplice e sottile, imbevuti di miele o sciroppo di zucchero e ripieni di pistacchi e noci tritate.
Questi dolcetti erano per l’appunto i tradizionali baclava, diffusi anche nella cucina asiatica e balcanica.
Chiarito il punto riguardante l' origine, rimane ancora da risolvere la questione sulla diffusione dello strudel di mele nei territori europei. "Si deve - evidenzia il noto esercente - al sultano turco Solimano I detto 'il Magnifico' (1494-1566) il quale, durante il suo regno, estese la ricetta ai regni da lui conquistati come quello corrispondente all’odierna Ungheria".
Quest’ultima divenne poi parte dell’Impero austro-ungarico nel 1699, come facilmente intuibile dal nome: è proprio qui che tale dolce viene chiamato “strudel” (traducibile con “rotolo” oppure “vortice”).
"Da non dimenticare che alla ricetta turca vennero fatte le 'dovute' modifiche - spiega il titolare del Ristorante birreria Forst - quali una forma più grande, oltre che arrotolata, e un ripieno di frutta, fresca o secca. Il dolce si diffuse poi anche nella vicinissima Italia per poi attecchire, in particolar modo, nelle aree appartenenti alle regioni del Trentino Alto Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia".
Oltre alle tipiche mele, prendete come esempio le deliziose e nostrane Golden Delicious della Val di Non, tra i vari ripieni è possibile trovare quelli di albicocca e ricotta, ciliegie e nocciola, pere e cioccolato o zenzero, ribes e ricotta, uva, mascarpone e rabarbaro, ma non vanno scordati i ripieni più salati.
Questi ultimi variano da verdure e formaggio, asparagi e prosciutto, pesce, agnello e crauti e salsiccia. Un’ottima mossa se si vuole servire un antipasto, ma anche un secondo, in grado di stupire i commensali.
"Se si vuole provare un assaggio di tradizione - conclude Malossini - vi invitiamo dunque al Ristorante birreria Forst di Trento per provare il nostro strudel di mele servito con il delizioso gelato artigianale al fior di Latte Trento, preparato fresco ogni mattina da Giuliano, uno dei nostri chef".