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Gian Nicola Libardi del bar Tatikakeya di Levico nominato fra i "maestri del cocktail": "Come i nostri drink, anche noi ci siamo adattati al nuovo anno"
Tra i candidati della sesta edizione dei Barawards come bartender dell'anno anche il trentino Gian Nicola Libardi con il suo locale Tatikakeya sul lago di Levico: "Non ci siamo fatti fermare. Per noi era importante garantire lavoro ai nostri ragazzi, la vera anima del team. Questa premiazione darà sicuramente nuovo spirito"

LEVICO TERME. Mai come quest’anno una premiazione, una nomina speciale o anche solo una candidatura può portare nuova energia nel mondo del lavoro. Un mondo che, si sa, sta faticando a convivere con una società segnata da una pandemia che ha colto tutti di sorpresa soverchiando anche le più piccole certezze.
Una premiazione, come quella della sesta edizione dei Barawards, un riconoscimento volto a valorizzare la professionalità e l’innovazione italiana nel settore bar, ristoranti e hotel (qui articolo) quest’anno sarà allora più importante proprio perché andrà a omaggiare chi, tra le imprese più colpite dalla crisi, è riuscito a tirare fuori tutte le migliori energie e tutte le risorse possibili per resistere e rilanciare la propria attività, nonostante tutto.
Tra i candidati per la categoria bartender dell’anno troviamo ancora un volto trentino. Dopo quello di Andrea Pomo, miscelatore rivano trapiantato nella Capitale (qui articolo), ora è il turno di Gian Nicola Libardi, insieme al suo locale situato nel suggestivo contesto del lago di Levico, il Tatikakeya.
“Questa candidatura arriva a portare un po' di luce e di entusiasmo - racconta il gestore - il nostro locale, che lavora per stagionalità, ha aperto con due mesi di ritardo ma non ci siamo fatti fermare perché, per noi, era importante garantire lavoro ai nostri ragazzi, la vera anima del team. Ci siamo impegnati per dare a loro un nuovo stimolo ma anche per dare spazio a nuova e fresca energia”.
Una stagione corta, quindi, e di certo anche faticosa, quella che ha caratterizzato l’estate 2020, tra il lavoro con le mascherine e l’attenzione per la sicurezza, cercando di garantire sempre ospitalità, flessibilità e un ambiente stimolante. “La nostra filosofia è quella di offrire sempre prodotti nuovi e originali - spiega Gian Nicola - e noi come loro ci siamo adattati al nuovo anno, proponendo prodotti che seguono la territorialità, la stagionalità e, ovviamente, il gusto personale di ogni nostro cliente. Noi infatti non abbiamo una lista, ma facciamo domande, cercando di realizzare il cocktail giusto su misura”.
Una ricerca al dettaglio, all’innovazione e alla qualità che il bartender porta avanti anche durante il resto dell’anno come consulente esperto di liquori e distillati per una nota azienda italiana di distribuzione vini: una conoscenza totale del prodotto che va dalla sua produzione fino alla sua “mise en place” in un bicchiere da cocktail. Una scoperta che porta Gian Nicola a scovare piccoli produttori, che lavorano con materie prime naturali, e a replicarli poi nei suoi drinks da sorseggiare alla vista del lago.
“Nel 2020 abbiamo proposto il Flow della cucaracha - racconta ancora - un nuovo cocktail dalle mille sfaccettature che nasce dalla miscela di erbe, acqua faba, sciroppo di curcuma e altre specialità. Fresco, piccante, intenso e morbido, proprio come la nostra clientela”. Il Tatikakeya per l'appunto, è un locale aperto, situato all’interno di un campeggio, che abbraccia una clientela internazionale che però va a mescolarsi anche con i ragazzi del luogo, dando vita sempre a nuovi connubi.
“Il nostro lavoro, per indole poi, è chiamato al cambiamento. Ogni due anni circa, anche i cocktail seguono nuove filosofie e noi dobbiamo saper coglierne le sfumature. Questa premiazione darà sicuramente nuovo “spirito” a tutti noi del settore dell'ospitalità che abbiamo bisogno di nuova spinta e nuove possibilità. Un riconoscimento è sempre qualcosa di bello, porta sempre nuova energia e in quest’anno sarà veramente speciale”.