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Coronavirus, comincia il terzo giorno di screening. Quasi 270mila residenti testati, positivi all'1%
Sono 2626 i cittadini risultati positivi nelle operazioni di screening di massa cominciate nelle scorse ore in Alto Adige. Nel terzo e ultimo giorno della tre giorni organizzata dalla Provincia di Bolzano, la quota di partecipazione cresce ancora, superando il 70% indicato da Eurac come "soglia ottimale" per poter ottenere risultati efficaci nell'interruzione della catena infettiva

BOLZANO. Nel primo aggiornamento del terzo e ultimo giorno (ufficiale) dello screening di massa in Alto Adige, il numero delle persone che si sono volontariamente sottoposte al test segna un altro importante avanzamento verso il tetto di 350mila fissato dalla Provincia di Bolzano. Sono infatti 269.901 gli altoatesini che hanno effettuato il test rapido, con un esito positivo riscontato nell’1% di loro, pari a 2626 persone.
Con questo balzo in avanti rispetto a ieri, nelle sole prime due ore di test della domenica si è pertanto superata la quota del 70% di test effettuati rispetto al totale di 350mila, oltrepassando così quella che il biostatistico di Eurac Research Markus Falk definiva alla vigilia la “soglia ottimale” per far acquisire allo screening l’efficacia necessaria a incidere sul contagio.
La “grande affluenza” e il “basso indice di contagio” erano stati al centro della conferenza stampa organizzata nel pomeriggio di sabato, dove l’assessore alla Protezione civile Arnold Schuler ha ribadito il ringraziamento verso le istituzioni coinvolte e i tanti cittadini, partecipanti al test o volontari nell’organizzazione, che hanno deciso di dare il proprio apporto nell’ambizioso progetto.
Con il raggiungimento dell’attuale quota di partecipazione, praticamente la metà dei 536.667 residenti ha quindi svolto il test (precisamente il 48,8%). Il maggior indice di contagio è stato registrato nel comprensorio sanitario di Merano, dove i positivi risultano essere 813, pari all’1,2% dei testati. Tale indice scende nei restanti tre comprensori: stabile all’1% per quanto riguarda Bressanone (412 positivi) e Brunico (433 positivi), e allo 0,8% in quello di Bolzano (956 positivi).
I buoni risultati ottenuti in Alto Adige, non a caso, hanno attirato una grande attenzione su questo tipo di soluzione, visto come un’alternativa al mantenimento del lockdown duro. Anche l’Austria ha annunciato ad esempio l’adozione di uno screening di massa a partire dalla prima settimana di dicembre.