Coronavirus, Fugatti: “Non ci sono le condizioni per stabilire quando si tornerà a una vita normale”
Nonostante il dato odierno le restrizioni in vigore stanno dando i primi frutti, Fugatti: “I modelli matematici ci dicono che continuando così ad aprile i nuovi contagi potrebbero scendere a non più di 20 al giorno”. I prezzi delle mascherine sono alti? “Segnalate alle forze dell’ordine”

TRENTO. Dopo la costante diminuzione registrata nei giorni scorsi, oggi 7 aprile, sia i decessi che i contagi sono tornati a salire segnando rispettivamente un incremento di 14 e 125 casi. Stabili a 78 le terapie intensive. Secondo il presidente della Pat, Maurizio Fugatti questi dati sarebbero da attribuire alla crescita del numero dei tamponi effettuati. In questa giornata infatti, anche grazie all’attività del Cibio, ne sono stati fatti ben 800. “Da parte nostra c’è la volontà di andare a controllare i settori critici come le Rsa”, ha detto Fugatti.
Quest’oggi è entrato in vigore anche l’obbligo di indossare mascherina e guanti all’interno dei supermercati, ieri è iniziata la distribuzione ai vari punti vendita: non senza difficoltà dal momento che stamane alcuni esercizi commerciali non le avevano ancora ricevute. “Tra ieri e oggi ne abbiamo distribuite 360mila, anche se ci sono state alcune problematiche organizzative e qualche incomprensione”, ha ammesso il presidente della Pat che poi ha auspicato “l’uso del buon senso”, confidando che nei prossimi giorni la situazione si regolarizzi.
In seconda battuta è stato toccato il tema della riapertura delle attività sulla quale però non c’è ancora una data, Fugatti ha voluto evidenziare come le pesanti restrizioni entrate in vigore abbiano portato alla stabilizzazione contestualmente a un calo dei contagi “i modelli matematici ci dicono che continuando così ad aprile i positivi potrebbero scendere a non più di 20 al giorno”. Va da sé che allentando le maglie delle restrizioni i contagi tornerebbero a salire. Ad oggi purtroppo, “non ci sono le condizioni per stabilire quando si tornerà a una vita normale”. Anche in questo caso non si potrà comunque parlare di una riapertura totale, ma serviranno criteri rigidi. Il presidente della Pat è tornato anche sul tema delle seconde case “ho chiesto controlli severi”, mentre rispondendo a una domanda sull’aumento dei prezzi delle mascherine ha invitato i cittadini a segnalare eventuali casi sospetti alle forze dell’ordine.
Il tema dei tamponi è sempre d’attualità, “da qualche giorno stiamo eseguendo anche i test rapidi che permettono un primo riscontro in 15 minuti”, ha osservato il direttore generale di Apss Paolo Bordon. Sul fronte dei sanitari contagiati i positivi sono 185, 23 medici, 145 operatori sanitari e 17 figure fra personale amministrativo e tecnici. A questi vanno aggiunti 25 operatori del territorio come medici di medicina generale e pediatri. “Considerando il rapporto fra tamponi effettuati e sanitari positivi – ha rimarcato Bordon – abbiamo una buona media che corrisponde al 5,95%, al di sotto di quella nazionale”. Nel frattempo migliora la situazione delle terapie intensive da dove sono stati dimessi 24 pazienti. Il direttore di Apss ha ricordato che la degenza media è molto lunga “si va da una media di circa 10 giorni che però può estendersi fino a tre settimane”. Ad ogni modo si pensa che il peggio sia passato.
L’assessora alla sanità Stefania Segnana ha fatto infine il punto sulle domande per il bonus alimentare, lievitate a 9200 e sul sistema TreCovid19, ovvero l'app per tenersi informati sull'emergenza coronavirus in Trentino: “In questo modo – ha spiegato – un’ottantina di operatori possono tenere i contatti con 2700 pazienti a domicilio per valutarne le condizioni di salute”. Tra le varie sezioni dell'app inoltre ce ne è una dedicata alla comunicazione tra i parenti dei ricoverati e i medici che permette anche di ricevere immagini e video dei pazienti o inviargli messaggi.