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Coronavirus, il Trentino rimane in zona gialla. Sulla riapertura degli impianti da sci, Fugatti: ''Non è il momento di strappi''
Il direttore sanitario dell'Apss, Antonio Ferro spiega: "Preoccupa il livello di occupazione dei posti letto negli ospedali". Il presidente della Provincia chiede ancora "senso di responsabilità" ai trentini

TRENTO. Il Trentino sarà per un'altra settimana in “Zona Gialla”. Lo hanno confermato i dati analizzati dall'Istituto Superiore della Sanità. Se da un lato si registrano mortalità alta e livello elevato di pressione sugli ospedali trentini, dall'altro rimangono buoni gli altri parametri utilizzati per stabilire le fasce nelle quali si posizionano i territori.
Il rimanere in “Zona gialla”, però, non deve far abbassare la guardia. A spiegarlo è il direttore sanitario dell'Apss, Antonio Ferro. “E' chiaro che rimanere gialli – ha spiegato - implica una grande responsabilità della popolazione trentina di mantenere le misure di distanziamento soprattutto in un periodo come questo che stiamo affrontando in cui si sta portando avanti la campagna vaccinale”.
Le misure messe in campo fino ad oggi dall'Azienda sanitaria, ha spiegato il direttore “hanno permesso di mantenere una situazione di sostenibilità”. Non mancano però le preoccupazioni soprattutto sul versante sanitario. “Preoccupa – ha precisato Ferro - l'occupazione di posti ordinari e proprio per questo non possiamo diminuire l'attenzione”.
A chiedere ai trentini “responsabilità” è anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Nel corso della conferenza stampa sulla situazione pandemica in Trentino ha affermato che: “I trentini devono avere nei prossimi giorni lo stesso senso di responsabilità avuto in queste settimane. La possibilità di andare in una situazione di rischio diversa esiste sempre, in questa settimana, è stato premiato il forte sacrificio di tanti”.
Sulle richieste che arrivano per la riapertura degli impianti da sci, Fugatti ha concluso: “Provare a strappare ora non credo sia responsabile”.