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Scuola al via ma è caos cattedre: tante sono scoperte (in aspettativa i docenti no-pass) e piovono le richieste (indiscriminate e anche per il sostegno) per i supplenti

Con l'inizio dell'anno scolastico in alcuni istituti devono ancora essere coperte delle cattedre annuali e contestualmente, visto che diversi insegnanti si sono messi in aspettativa per periodi più brevi (alcuni, dice un dipendente del sistema scolastico trentino al Dolomiti, perché contrari al Green Pass), le scuole devono trovare supplenti anche per periodi magari di una o due settimane. Si è venuto in poche parole a creare un eccesso di offerta di lavoro concentrato nello stesso momento

Di Filippo Schwachtje - 14 settembre 2021 - 21:00

TRENTO. E' una problematica complessa quella che il sistema scolastico trentino si trova ad affrontare in questi primi giorni di ripartenza: sia insegnanti che iscritti alle graduatorie provinciali hanno raccontato al Dolomiti come, dopo la chiamata unica, non siano ancora state coperte tutte le cattedre e che quindi gli istituti stiano scorrendo le loro graduatorie per 'riempire' gli spazi ancora liberi, il tutto mentre gli studenti sono già in classe. In sostanza. con l'inizio dell'anno scolastico in alcuni istituti devono ancora essere coperte delle cattedre annuali e contestualmente, visto che diversi insegnanti si sono messi in aspettativa per periodi più brevi (alcuni, dice un dipendente del sistema scolastico trentino, perché contrari al Green Pass), le scuole devono trovare supplenti anche per periodi magari di una o due settimane. Posizioni che, vista la maggior appetibilità di un contratto annuale, rischiano ora di non 'trovare mercato'.

 

Agli iscritti nelle graduatorie infatti, come testimoniato dai messaggi ricevuti da una persona che ha contattato il nostro giornale, negli ultimi giorni stanno arrivando numerose richieste, alcune annuali altre per periodi più brevi. In questo caso in particolare si parla di quasi trenta offerte in circa quarantotto ore. Un evidente eccesso di offerta di lavoro concentrato nello stesso momento, che chiaramente comporta la possibilità per i docenti di scegliere tra incarichi più brevi e più lunghi.

A questo punto però è probabile che le supplenze più brevi verranno per lo più ignorate da chi cerca lavoro e che, al netto delle necessità particolari di ognuno, tenderà naturalmente verso le più lunghe cattedre annuali, rimaste 'libere' anche dopo la chiamata unica (il processo completamente informatizzato nel quale i docenti indicano le loro preferenze sugli istituti e vengono assegnati di conseguenza sulla base delle necessità degli istituti stessi). Il processo non è stato in poche parole in grado di coprire tutti i posti disponibili ed ora le scuole stanno scorrendo le loro graduatorie per trovare gli insegnanti.

 

Ma a questa problematica se ne accompagna un'altra: mentre si cercano ancora le cattedre annuali infatti c'è un numero consistente di supplenze molto più brevi da coprire. Supplenze determinate dal fatto che diversi insegnanti si sono messi in aspettativa, per ragioni personali, con l'inizio dell'anno accademico. Tra le motivazioni ci sarebbe anche la contrarietà al Green Pass: secondo un operatore scolastico infatti diversi sarebbero gli insegnanti che hanno deciso di rinunciare al loro stipendio per qualche settimana, sperando che nel frattempo le direttive nazionali cambino e l'obbligo di Green Pass venga meno.

 

Una decisione che causa non pochi problemi agli istituti i quali, come detto, sono nella condizione di dover trovare allo stesso tempo insegnanti per coprire cattedre annuali e supplenze di breve periodo, che difficilmente al momento attuale verranno accettate vista la presenza sul mercato di posizioni più vantaggiose. La problematica sarebbe legata, racconta un docente, al fatto che il Dipartimento istruzione e cultura della Pat non avrebbe previsto in tempo questa possibilità, rinunciando ad anticipare il conferimento delle supplenze annuali così da poter iniziare nei giorni precedenti alla riapertura delle scuole l'attribuzione delle supplenze più brevi e che, anzi, ha deciso di assumere i supplenti invece che dal 1 settembre, come nel resto d'Italia, con il primo giorno di lezioni, il 13 settembre (Qui Articolo).

 

Molte classi, anche alla primaria, cominceranno l'anno forse con un balletto di supplenze interne prestate dai colleghi della scuola, spiega al Dolomiti un docente. e solo in poche occasioni si riuscirà veramente a tamponare la situazione per queste prime settimane, determinando un avvio dell'anno scolastico in salita per studenti ed insegnanti.

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