''Abolita in Trentino Alto Adige la parola 'conflitto d'interessi''', Renate Holzeisen attacca dopo la nomina di Ebner nella Commissione dei 12
Proprietario di quasi tutti i giornali regionali (che ricevono anche finanziamenti pubblici, come la Dolomiten che nel 2018 ha preso 800.508 euro) oltre che di tantissime altre società, entrando nella commissione avrà ruolo consultivo per l’emanazione delle norme d’attuazione dello Statuto d’Autonomia. Per la candidata alle europee un ''monopolio'' che rappresenterebbe un vero e proprio “Sistema Sudtirolo”

BOLZANO. E' presidente della Camera di Commercio, è direttore e azionista del Gruppo Athesia che è proprietario (tra le tantissime cose) di quasi tutti i giornali del Trentino Alto Adige ed ora è stato anche scelto come membro della Commissione dei Dodici che esercita una funzione consultiva per l’emanazione delle norme d’attuazione dello Statuto d’Autonomia anche in settori che riguardano direttamente gli interessi economici del suo gruppo (si pensi, per esempio, che solo per la Dolomiten solo nel 2018 il gruppo ha ricevuto dal dipartimento per l'informazione e l'editoria del ministero 800.508 euro di finanziamenti pubblici).
Stiamo parlando di Michl Ebner la cui nomina nella commissione dei dodici, per Renate Holzeisen, candidata alle europee per il Team Köllensperger sulla Lista +Europa alle ultime elezioni al Parlamento Europeo, avrebbe segnato la definitiva cancellazione dal vocabolario della parola ''conflitto d'interessi''.
''Che l’„Uomo della Lega“ Michl Ebner non sia un fautore della cultura della divisione dei poteri, costituzionalmente invece imposta, era chiaro - comunica Holzeisen - visto che era già stato contestualmente Parlamentare Europeo, Presidente della Camera di Commercio ecc. ecc., ma che in Alto Adige, nonostante questa ulteriore nuova situazione di espressione di violazione dei più fondamentali principi costituzionali, ormai vi sia, nella migliore delle ipotesi soltanto un vergognoso silenzio, è la prova che da un lato è venuta a mancare in una buona parte degli altoatesini qualsiasi sensibilità per ciò che presuppone una vera democrazia (a causa della da decenni perdurante prassi di continuo pestaggio dei principi fondamentali della democrazia), e laddove questa sensibilità si è salvata, manca persino nei rappresentanti politici il coraggio di esprimere la propria opinione''.
Una situazione strutturale ormai da anni in Alto Adige, ma sempre più forte anche in Trentino dove negli ultimi anni Ebner e il suo Gruppo hanno fatto acquisti ''facili'' portandosi a ''casa'' i quotidiani Trentino e Adige . Tutti sotto un unico gruppo che, solo per ricordare alcune delle società che ne fanno parte, può contare sulla Dolomiten, Radio Dolomiti, Südtirol 1, Radio Tirol, Tele Radio Vinschgau e ancora Brennercom, Alpina Tourdolomit e Tour Aveo, l'Hotel Therme Merano, acquisito con un consorzio, e la maggioranza delle azioni della Schnalstaler Gletscherbahn, la funivia più alta dell'Alto Adige. Una famiglia che da sempre ha ricoperto anche incarichi politici (compreso il proprietario Michl che è stato parlamentare per tre legislature) nelle file dell'Svp e istituzionali.
''In più - prosegue Holzeisen - c’è la “rappresentanza” della famiglia Ebner in un organo così essenziale e importante, come il TAR di Bolzano''. E il riferimento è a Margit Falk Ebner, moglie di Toni Ebner, fratello di Michl e azionista di Athesia, che è giudice del Tar di Bolzano (e proprio recentemente si è trovata ad essere tra i giudicanti di una causa tra Sad e Provincia sulla pubblicità che coinvolgeva anche Athesia QUI ARTICOLO). Insomma indubbiamente una famiglia potentissima quella degli Ebner sia in Alto Adige sia, sempre di più, anche in Trentino.
Per Renate Holzeisen si tratterebbe di un vero e proprio “Sistema Sudtirolo” DOC, ''con la sua propria omertà. Ciò - conclude - inserito in una situazione politica nazionale più che preoccupante, dovrebbe, invece, far alzare la voce a noi tutti democratici ma, purtroppo queste voci non le sento''.