Solidarietà internazionale, Mattarei: ''Un passo indietro smantellarla'', Ianeselli: ''Tagli vergognosi''
La cooperazione internazionale garantisce alla provincia una grande autorevolezza. Ora si rischia di far saltare accordi, fiducia e credibilità costruiti in tanti anni di lavoro. Un Trentino che rischia di gettare al vento una legge innovativa e lo slogan "Aiutiamoli a casa loro" che resta tale, una bandiera e niente più

TRENTO. "La cooperazione e la solidarietà internazionale è una conquista politica dell'autonomia trentina, che va oltre le sensibilità e i colori", questo il commento di Marina Matterei, numero uno della Federcoop, sull'ipotesi di abolire la quota di 0,25% inserita nella manovra di assestamento di bilancio (Qui articolo).
Una presa di posizione pesante, quella della Federazione della cooperazione. "La riflessione è di natura politica e esprimiamo preoccupazione - aggiunge la presidente - tecnicismi a parte si tratta di un obiettivo molto sfidante che va in allineamento con le richieste delle Nazioni unite. Il Trentino si è sempre dimostrato lungimirante in questo senso, invidiato a livello internazionale".
Si deve puntare sul coordinamento per migliorare il comparto, che intanto si è compattato in Farete e si è sempre speso per dialogare, invano, con l'assessore Spinelli per cercare di trovare le giuste soluzioni (Qui articolo).
"Questa capacità di dedicare pensiero politico alle attività di cooperazione internazionale è un patrimonio assolutamente da salvaguardare - evidenzia Mattarei - un mattone che ha portato il Trentino con grandissimo anticipo sulle altre nazioni. Una grande conquista che sarebbe un passo indietro smantellare. E' necessario costituire un tavolo per individuare strade, percorsi e strumenti in grado di consentire una migliore e più precisa rendicontazione per valutare i progetti e la loro efficacia anche in termini di capacità di portare sviluppo".
Dopo le associazioni del comparto (Qui articolo), ma anche le dure prese di posizione delle opposizioni e delle Acli (Qui articolo), le realtà di cooperazione e solidarietà internazionale incassano il pieno appoggio della Federcoop. Anche la Cgil si esprime per rivedere l'ipotesi di abolire lo 0,25%.
Se il provvedimento dovesse passare, la decisione passerebbe nelle mani dell'esecutivo, la giunta provinciale, che in base alle risorse disponibili, potrebbe stabilire annualmente in sede di manovra o assestamento di bilancio la quota da destinare a questo settore, già colpito dal taglio da 5 milioni di euro.
"I tagli sulla cooperazione internazionale sono vergognosi", non usa giri di parole Franco Ianeselli, segretario della Cgil, che aggiunge: "Si prova a distruggere la cooperazione internazionale trentina, un vanto per la nostra comunità, che sostiene altri popoli in difficoltà. Volevano 'aiutarli a casa loro' e invece vogliono renderci piccoli, egoisti e cattivi 'a casa nostra'. Serve un fronte comune".
Il tema della cooperazione internazionale è un settore davvero strategico per il Trentino, tanto da riservare una quota non inferiore allo 0,25% delle entrate annuali facendolo riconoscere a livello internazionale per i tanti interventi portati avanti.
Aiuti umanitari che nel tempo si sono trasformati in collaborazioni di sviluppo bilaterale. La cooperazione internazionale garantisce alla provincia una grande autorevolezza e credibilità internazionale, tanto che dalla nostra Provincia possono partire iniziative di politica estera. Ora si rischia di far saltare accordi, fiducia e credibilità del territori costruiti in tanti anni di lavoro. Un Trentino che rischia di gettare al vento una legge innovativa e lo slogan "Aiutiamoli a casa loro" che resta tale, una bandiera e niente più.