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L'importanza della scelta: la partigiana lagarina Tosca si racconta a Gad Lerner
Nel nuovo programma in onda su Rai 3, dal titolo "La scelta-I partigiani di raccontano", ci sarà anche la testimonianza della lagarina classe 1922 Tosca Giordani, divenuta staffetta partigiana a servizio della Brigata Pasubio attiva sulle montagne tra il vicentino e il Trentino sud-orientale. Testimonierà come anche il nostro territorio abbia partecipato alla più fulgida pagina della storia nazionale

TRENTO. In questa fase drammatica in cui il virus sta uccidendo maggiormente le generazioni che hanno vissuto la guerra e partecipato alla ricostruzione del Paese, le testimonianze degli ultimi partigiani diventano ancora più preziose. E a questo è dedicato il nuovo programma che da lunedì 27 aprile, dalle 20.20 su Rai 3, vedrà nuovamente sugli schermi Gad Lerner faccia faccia con chi, 75 anni fa, combatté per liberare la nostra terra dal nazifascismo e costruire un futuro migliore ("La scelta- I partigiani raccontano").
Tra i protagonisti della più fulgida pagina della storia nazionale vi sarà anche la trentina Tosca Giordani, 98enne di Villa Lagarina che poco più che ragazza decise di mettersi al servizio della Brigata Pasubio. Nata proprio nell'anno dell'ascesa del fascismo al potere, nel 1922, Tosca divenne antifascista grazie al nonno, vecchio socialista che non perdonava a Mussolini di aver tradito l'idea – e di non avergli restituito un debito.
In un tema a scuola, fu ripresa per aver riportato tali aneddoti. In Trentino, come altrove, la scuola rappresentava infatti uno dei luoghi non solo di controllo ma anche di formazione degli “italiani nuovi” voluti dal fascismo. Dalla reazione preoccupata e arrabbiata dei genitori, scaturì la sua contrarietà al fascismo.
Un'avversione che la porterà a divenire staffetta partigiana, impegnata a portare i panini ai ribelli della Lagarina o a nascondere i fucili assieme alla cugina Vincenzina per il partigiano Giovanni Rossano a Rovereto.
Tosca, come altri in Trentino – dove il movimento partigiano fu comunque limitato a certe zone e complicato dalle specificità del territorio, tra cui una più diretta occupazione nazista – e nel resto dell'Italia centro-settentrionale, fece una scelta, tema al centro delle 8 puntate con cui Gad Lerner racconterà nelle prossime due settimane diverse sfaccettature della Resistenza.
La sua vicenda era stata raccontata in un documentario dell'associazione Social Catena di Villa Lagarina. Alla Liberazione, invece, sono stati dedicati dal nostro giornale una serie di approfondimenti, tutt'ora in corso, consultabili a questo link.
Come accade ogni anno, anche in Trentino i detrattori di questa importante festa civile non si sono risparmiati, andando in controtendenza rispetto al messaggio del presidente Maurizio Fugatti, che ha tracciato un parallelo tra lo “spirito di solidarietà e voglia di ricostruire che c'era negli anni successivi la fine della guerra” e quello di oggi, evidenziando inoltre il ruolo svolto dal trentino De Gasperi.
“Il 25 aprile ha molto di Trentino”, ha detto il presidente Fugatti. Nelle serate di approfondimento di Gad Lerner ci sarà modo di vederlo, nella sua più alta espressione, la scelta di una giovane classe 1922 che decise di ribellarsi al conformismo e all'abominio in nome della libertà.