I sindacati: ''Fugatti abbandoni il proverbiale attendismo che rischia di favorire il coronavirus: usi l'autonomia e chiuda tutte le attività non essenziali''
Oggi è stata una giornata difficilissima sul territorio trentino: 15 morti e 239 nuovi positivi al coronavirus dopo 138 e i 210 casi dei giorni scorsi, complessivamente sono 28 decessi per l'epidemia e 1.306 contagi. I sindacati chiedono un cambio di passo alla Provincia per fronteggiare l'emergenza

TRENTO. "E' ora che il presidente Fugatti abbandoni il suo proverbiale attendismo che rischia di favorire il contagio, invece di frenarlo". Così Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil), che aggiungono: "Sono ormai settimane che chiediamo la sospensione delle attività non essenziali. Ora anche gli artigiani chiedono di chiudere tutti i cantieri. E’ il momento che il governatore usi fino in fondo le potestà dell'Autonomia speciale e fermi tutto subito. Non c’è più tempo".
Oggi è stata una giornata difficilissima sul territorio trentino: 15 morti e 239 nuovi positivi al coronavirus dopo 138 e i 210 casi dei giorni scorsi, complessivamente sono 28 decessi per l'epidemia e 1.306 contagi (Qui articolo). Una diffusione che si estende, soprattutto nelle aree a vocazione turistica e nelle case di riposo (Qui articolo). Un Trentino che presenta un tasso di infezione più alto in tutto il Triveneto, ma anche di tante zone della Lombardia (Qui articolo).
Una situazione che ha indotto la Provincia a cambiare strategia per fronteggiare l'emergenza (Qui articolo), una decisione maturata anche dopo giorni di pressioni di esperti e sindacati, ordine dei medici (Qui articolo) e quello per le professioni infermieristiche (Qui articolo).
Nel frattempoa livello nazionale si è tenuta una riunione straordinaria in video conferenza tra il premier Giuseppe Conte e le parti sociali per valutare l'efficacia dei provvedimenti presi negli ultimi giorni, ma soprattutto per valutare la situazione nelle fabbriche. I sindacati chiedono una "serrata totale" di tutte le attività non essenziali. Attualmente si pensa a intervenire sulla Lombardia, ma l'Italia è ormai zona protetta e una misura in questo senso potrebbe riguardare tutto il Paese.
I sindacati trentini di Cgil, Cisl e Uil chiedono, però, di accelerare. “I segretari generali Landini, Furlan e Barbagallo hanno ribadito al presidente del Consiglio la necessità di sospendere tutte le attività economiche non essenziali sull’intero territorio del Paese. L’emergenza sanitaria - concludono Grosselli, Bezzi e Alotti - richiede misure straordinarie e estreme per cercare di ridurre la diffusione di Covid-19 e impedire la morte di migliaia di persone. Chiediamo al presidente Fugatti di usare l'Autonomia e fermare subito tutto".